Salute

Fine Covid mai

Covid, nuova promessa a vuoto: è sparita la quarantena light

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Dopo la caduta del governo Draghi, la campagna elettorale si infiamma e produce ogni giorno sorprese o dichiarazioni pirotecniche di qualche candidato, ma purtroppo una certezza resiste ancora stabilmente in Italia: il Covid.

Il governo dimissionario ha tra i suoi obblighi anche quello di proseguire il monitoraggio e la lotta alla pandemia, guidato in queste attività dal silente ex ministro della Salute, Roberto Speranza. In buona parte dell’Europa occidentale ormai il Covid, malgrado i contagi talvolta in aumento, seppur con sintomi più lievi, sembra un lontano ricordo: in Svizzera, per esempio, la pandemia è stata addirittura dichiarata conclusa già lo scorso febbraio.

In Italia invece restano in vigore ancora norme molto restrittive riguardanti l’isolamento e la quarantena, che dovrebbero presto venire alleggerite.

A fine luglio, il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, si era detto convinto che ormai si dovesse convivere con questo virus. Per raggiungere questo obiettivo, occorrerebbe rivedere le regole per i positivi asintomatici. Il sottosegretario aveva fatto previsioni su possibili riduzioni delle restrizioni. In particolare, la diminuzione della quarantena (a 5 giorni!), la cosiddetta quarantena “light”, fino addirittura alla possibilità di eliminarla per gli asintomatici dando loro l’opportunità di andare a lavorare magari solo indossando una mascherina Ffp2.

Questi allentamenti delle norme servirebbero soprattutto a non bloccare di nuovo il Paese, causando ancora drammatici disagi economici a moltissime categorie di lavoratori. Intanto, però, siamo praticamente arrivati a Ferragosto. Ma dov’è finita la tanto attesa quarantena “light”?

Due dei più quotati esperti, che non sempre hanno avuto idee simili durante la pandemia, sembrano entrambi favorevoli alla quarantena leggera, seppur in modi diversi, come riportato da Adnkronos Salute. Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive delPoliclinico San Martino di Genova e Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute e professore di igiene all’Università Cattolica. Bassetti spara a zero sul ministero della Salute (al quale alcuni giornali lo danno addirittura come possibile candidato con il prossimo governo). La quarantena “light”, annunciata quattro settimane fa, non è ancora stata ufficializzata e quindi, con questo immobilismo del ministero, secondo Bassetti, si danneggiano gli Italiani. Se le regole di isolamento attuali venissero protratte fino all’autunno prossimo, sostiene il professore ligure, si rischierebbe davvero di bloccare tanti servizi fondamentali e paralizzare ancora l’Italia. Quindi le disposizioni vanno cambiate ora velocemente, anche perchè siamo già in ritardo rispetto all’Europa. Secondo Bassetti, le nuove misure dovrebbero favorire una sorta di quarantena personalizzata: senza più sintomi, con un tampone negativo, oppure dopo 48 ore anche senza tampone, si dovrebbe poter essere liberi di uscire.

Walter Ricciardi resta invece più conservativo, sebbene apra qualche timido spiraglio. Egli sostanzialmente si appoggia al principio che, in una pandemia, i positivi non possano andarsene in giro liberamente a contagiare altre persone. Tuttavia i giorni di quarantena, anche secondo il professore consulente del ministro, andrebbero rivisti e ridotti, limitandoli allo stretto necessario, ma non eliminandoli del tutto.

La quarantena “light”, promessa dal governo, e vagheggiata ormai da molte categorie produttive e da molti cittadini italiani, sta ormai diventando una materia “heavy”, pesante. Roberto Speranza latita nell’approvare le nuove regole o nel rilasciare dichiarazioni che lascino presagire notizie positive.

Andrea Gebbia, 12 agosto 2022

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