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La crisi del gas

Crisi del gas, ora l’Italia punta sulle riserve dell’Algeria

L’Italia ha trovato una nuova partnership privilegiata per assorbire le mancanze del gas russo: l’Algeria

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Nonostante la vita del governo Draghi sia appesa ad un filo, l’esecutivo è alla continua ricerca di nuove partnership per sopperire la mancanza di gas russo. Dopo il taglio progressivo delle forniture di Gazprom all’Ue, ecco che l’Algeria pare essere diventata l’alleato strategico d’eccellenza per Roma.

Dall’inizio dell’anno, Algeri ha già fornito quasi 14 miliardi di metri cubi di metano al nostro Paese e la situazione non pare concludersi qua. Lo Stato africano, infatti, ha già annunciato la consegna di almeno sei miliardi di metri cubi di gas in più all’Italia. Ciò ha comportato un totale affidamento ad Algeri, la quale ha visto aumentare il proprio export di gas verso Roma per la percentuale di oltre 113 per cento.

La decisione, come riportano i quotidiani locali, deriva dall’esito positivo dei colloqui del presidente africano, Abdelmajid Tebboune, con il Capo di Stato Sergio Mattarella, nonché pure con il premier Mario Draghi. Tebboune ha sottolineato come le ulteriori forniture rappresentano il simbolo di un’alleanza privilegiata e “storica fra l’italiana Eni ed il gruppo petrolifero algerini Sonatrach”.

Fino ad oggi, l’Italia è lo Stato europeo che ha ridotto di più la propria dipendenza da Mosca: le percentuali sono passate dal 40 a meno del 25 per cento. E il fiducioso rapporto di vicinanza con Algeri può solo portare ad un ulteriore calo delle cifre attualmente in vigore. Pure la Germania non ha fatto meglio: la dipendenza tedesca da Putin si stanzia sul 35 per cento. Addirittura 80 per cento, invece, per quanto riguarda l’Austria.

Il rapporto, ad oggi più che essenziale, con l’Algeria si inserisce in una strategia geopolitica più ampia, che vede gli stessi Stati Uniti agire con la propria sfera di influenza nei confronti del Giappone, proprio per convincerlo a trasferire le proprie fonti di gas liquefatto, direttamente provenienti dal Qatar, all’alleato europeo. Insomma, seppur la situazione rimanga fortemente critica, almeno l’Italia sembra stanziarsi in una posizione più avvantaggiata rispetto alle altre potenze continentali.

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