Zanzara tigre

Cruciani e la Resistenza anti-Meloni: “Se poi uno prende il fucile in mano…”.

Zanzara 20 febbraio 2024

Nell’ultima puntata della Zanzara, il conduttore Giuseppe Cruciani ha commentato così la polemica sorta dopo la richiesta di documenti da parte delle forze dell’ordine ad un gruppo che era andato a deporre dei fiori in favore di Navalny: “Ma voi avete davvero paura di essere identificati dalla polizia? Quando state per strada e vi si avvicina un poliziotto e vi chiede i documenti, qual è il problema? Nessuno perché avete la coscienza a posto e non avete fatto nulla di male. E allora qual è il problema? La polizia di stato, i carabinieri, la guardia di finanza, i vigili urbani sono lì per garantire la nostra sicurezza e che nulla accada. Perché vi dico questa cosa così banale e scontata? Non ci sarebbe nemmeno bisogno di dirla questa cosa qua, ma in Italia si aprono polemiche su cose totalmente inutili e le televisioni, e in particolare una trasmissione che va in onda su una televisione al settimo canale del telecomando che si chiama “L’aria e che tira“, ne fa un caso nazionale. Il caso qual è? Un gruppo di signori va a deporre dei fiori a favore del signor Navalny, morto qualche giorno fa in una prigione russa. La polizia si avvicina e chiede i documenti. Perché? Ma chi se ne frega perché chiede i documenti. Non interessa alle persone normali che lavorano tutti i giorni e che hanno i loro camion e le loro macchine bloccate quotidianamente dalla polizia per controlli. Questi signori sono stati identificati. Magari c’era un terrorista o un possibile attentato. Sono solo stati identificati dai documenti. Ti segnalano, ti mettono nome e cognome e arrivederci e grazie.”

Cruciani è poi tornato a commentare il caso De Luca, chiedendosi cosa sarebbe successo se fosse stato un governatore di centrodestra ad insultare la Schlein: “Torniamo sulla vicenda del governatore della campagna De Luca. Il signor De Luca ha dato dalla stronz* alla Meloni. Io non lo critico per questo, ognuno dice quello che vuole. Figuriamoci se posso criticare De Luca per questo. L’ho criticato per il poliziotto, ma quella è una storia vecchia. Ora voi immaginate però una cosa. Immaginate se al posto di De Luca ci fosse Zaia, Toti o un uomo delle istituzioni di centrodestra che dà della stronz* alla Schlein. Per carità, che Dio ce ne scampi, però potrebbe anche accadere. Secondo voi cosa sarebbe accaduto? I caschi blu dell’ONU, sessismo, richieste di arresto, richieste di dimissioni. Invece a sinistra zero: quasi nessuno ha detto che è sbagliato dare della stronz* a qualcuno. Io non ho nulla da dire a De Luca che ha il suo modo di parlare, ma mettetevi nella situazione opposta: si sarebbe scatenato l’inferno.”

Il conduttore di Radio24 ha poi concluso il suo editoriale di inizio trasmissione riprendendo alcune dichiarazione della candidata grillina alla presidenza della regione Sardegna: “Terza cosa, c’è un aspirante governatore grillino che si chiama Alessandra Todde, la quale ha detto che questo è un governo di fascisti e che la Resistenza deve iniziare dalla regione Sardegna. Va bene, in campagna elettorale se ne dicono di tutti i colori. Per carità di Dio, questa vorrà un po’ di voti, non so manco chi è. Ora però una segnalazione: la resistenza contro i cosiddetti fascisti era armata e i fascisti venivano spesso impiccati, ammazzati e giustiziati dai cosiddetti partigiani della Resistenza. Ora, se a qualcuno venisse in mente che davvero c’è il fascismo al governo e che la Resistenza parte dalla Sardegna, potrebbe anche pensare di prendere un fucile in mano…”

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