Commenti all'articolo Cts e scuola, la grande incognita sui tamponi

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Andromaca
Andromaca
15 Settembre 2020, 13:04 13:04

Da quando ho appreso che si stanno diffondendosi catene di negozi COVID, mi sono convinta che questa situazione attuale è falsa some le monete del monopoli, solo utile e tener in piedi una menzogna proficua ai soliti noti. Basta, non ci casca più nessuno.

Daniele
Daniele
15 Settembre 2020, 12:40 12:40

Ecco giusto, ogni anno 8.000.000 di italiani prendono l’influenza (ma fossero anche 4.000.000),mentre questa “tremenda” pandemia ad oggi ha fatto: 288.000 casi totali…….. pur ammettendo l’esistenza di questo virus e delle precauzioni da tenere, continuò ad essere molto perplesso!!!!!!

Francesco
Francesco
15 Settembre 2020, 12:31 12:31

La vera barzelletta ora è il “debolmente positive” al test COVID. Da quanto si capisce, il test ha scoperto pezzi di DNS del COVID 19 dopo aver amplificato i test 38 o 40 volte. C’è una bella differenza tra avere il virus ed avere solo pezzi del virus nel tampone. Uno che non ha mai avuto sintomi, ma risulta debolmente positivo e considerato positivo a tutti gli effetti dalla regione Lombardia e deve fare la quarantena perché potenzialmente contagioso. Ma ricerche su internet sembrano confermare che è quasi impossibile che sia contagioso, siccome non ha il virus, il test l’ha dimostrato, non può neanche essere asintomatico. Mia moglie ha fatto il test perché suo fratello gliela chiesto, essendo lui immunodeficiente. Non ha mai avuto sintomi, ma a sorpresa è risultata debolmente positiva. Il nostro figlio è risultato negativo, e non ha mia avuto sintomi neanche lui, ma secondo ATS tutte due devono fare la quarantena, e non può andare a scuola. Per qualche motivo sembra che il corpo abbia qualche difficoltà a depurarsi di questi pezzi di DNA, forse non le riconosce neanche il corpo come una minaccia. Ci risulta che ci siano in Lombardia diverse miglia di persone da più di 2 mesi in quarantena perché risultano ancora “debolmente positivo”. Ma sappiamo che non hanno il virus e non… Leggi il resto »

Luca Beltrame
Luca Beltrame
14 Settembre 2020, 21:38 21:38

Non necessariamente il vaccino può servire ad impedire l’infezione: nonostante qualche dato, io penso che non succederà. Ritengo più probabile che però riduca grandemente i sintomi e impedisca l’arrivo ai polmoni. Il che significa meno persone in ospedale, che sarebbe già un gran risultato.

Per saperlo con esattezza bisognerà vedere un po’ i dati delle sperimentazioni in corso.

Inoltre, non si è mai parlato abbastanza di farmaci, l’altra arma contro questo virus. Tra quelli più vecchi e quelli più nuovi, dovrebbero emergere nei prossimi mesi anche mezzi per curare meglio la malattia (sperando, prima di arrivare in ospedale). A questo punto, il SARS-CoV-2 potrebbe diventare il veicolo di una malattia come tante altre.

D’accordissimo con l’evidente sproporzione di lockdown ed affini. Finora i risultati sono solo vittorie di Pirro, cosa da aspettarsi visto che solo i mezzi farmacologici sono veramente utili in un’epidemia.

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