Come principo ipotetico forse ci siamo. Qualcuno che abbia un progetto e lo voglia realizzare è alla base della vita. Quando si parla di democrazia bisogna sempre rifarsi alla” città del sole” o alla “republica”( con una sola b) di Platone e finire poi a Kant. Questo per dire che il popolo non ha mai contato un tubo e per mandare avanti un’azienda ci vuole il CEO.
luca
21 Giugno 2021 11:53
questo culto della personalità per Draghi francamente non lo capisco: o forse quello del ” i dati non lo consentono”, delle chiusure, della conferma di Speranza al ministero della Salute (ovvero della dottrina della fede) era un omonimo? Ero felicissimo di Draghi prima, molto deluso poi: infatti siamo ancora alla mascherina, allo stato di emergenza, allo stato Orwelliano che decide chi deve vivere economicamente e chi deve morire. Che poi il padrone attuale sia meno peggio dell’altro clown di prima mi sembra anche il minimo da chiedere.
Luigi
20 Giugno 2021 17:33
In un’epoca in cui tutto è commissariato, prendiamo Draghi come commissario straordinario, espresso per fiducia di larga maggioranza. Ci sta bene, le sue decisioni piacciono e contiamo abbastanza sul suo apporto. Il resto, vediamo; intanto, va molto meglio di prima!
Massimiliano
20 Giugno 2021 17:02
L’analisi mi sembra corretta ma dai commenti sottostanti mi sembra di scorgere che pochi hanno capito ciò che il premier sta facendo….mi sembra un abile giocatore invece…. avanti così!
Come principo ipotetico forse ci siamo. Qualcuno che abbia un progetto e lo voglia realizzare è alla base della vita. Quando si parla di democrazia bisogna sempre rifarsi alla” città del sole” o alla “republica”( con una sola b) di Platone e finire poi a Kant. Questo per dire che il popolo non ha mai contato un tubo e per mandare avanti un’azienda ci vuole il CEO.
questo culto della personalità per Draghi francamente non lo capisco: o forse quello del ” i dati non lo consentono”, delle chiusure, della conferma di Speranza al ministero della Salute (ovvero della dottrina della fede) era un omonimo? Ero felicissimo di Draghi prima, molto deluso poi: infatti siamo ancora alla mascherina, allo stato di emergenza, allo stato Orwelliano che decide chi deve vivere economicamente e chi deve morire.
Che poi il padrone attuale sia meno peggio dell’altro clown di prima mi sembra anche il minimo da chiedere.
In un’epoca in cui tutto è commissariato, prendiamo Draghi come commissario straordinario, espresso per fiducia di larga maggioranza. Ci sta bene, le sue decisioni piacciono e contiamo abbastanza sul suo apporto. Il resto, vediamo; intanto, va molto meglio di prima!
L’analisi mi sembra corretta ma dai commenti sottostanti mi sembra di scorgere che pochi hanno capito ciò che il premier sta facendo….mi sembra un abile giocatore invece…. avanti così!