Cari Rico, Porro e tutti: la guerra sull’informazione è una cosa importantissima, e si merita anche una maggiore attenzione. La propaganda è IL problema. Tutto questo lo vediamo anche in Italia, con le commissioni per le “fake news”, cioè per la censura politica, con i loro servi “debunker” (i peggiori), giornalai prezzolati, e quant’altro – Da un lato i social ed i media mainstream amici dei socialisti, che senza ritegno raccontano balle, distorcono la realtà, e lobotomizzano la popolazione che, per un retaggio passato ed immaturo, crede siano affidabili. – Dall’altra chi denuncia tutto questo, e che subisce censura, ridicolizzazione, ed ogni altro strumento di “comunicazione” per fini politici, per instaurare un sistema cinese anche in occidente. – La guerra è senza quartiere, e la mossa di Trump molto corretta e solida: -se sei una “piattaforma”, non controlli ciò che viene scritto da terzi, e non ne sei responsabile. -se controlli, censuri, discuti, obietti su ciò che viene scritto, allora sei un editore, con le conseguenze che ne derivano: sei responsabile di ciò che viene scritto, e credo ci siano anche importanti conseguenze in termini di quote di mercato, di antitrust. Questi soggetti vanno smembrati, fatti a pezzi, meglio che come venne fatto con la Standard Oil. – La libertà *dipende da questo*, oggi. Guardate cosa fanno: https://twitter.com/AlexLunaViewof1/status/1266076037047357441 https://twitter.com/AlexLunaViewof1/status/1266289780502847488
Corsaro Nero
29 Maggio 2020 11:58
Questi ‘social’ stanno diventando uno strumento di controllo in mano a pochi che senza alcuna regola possono influenzare l’opinione pubblica a loro piacimento. Andrebbero chiusi tutti.
Davide V8
29 Maggio 2020 0:39
Dedicato ad Alfredo Branzanti e soci: https://www.whitehouse.gov/presidential-actions/executive-order-preventing-online-censorship/ – Cui dedico anche il delirio di Roth di Twitter: https://twitter.com/yoyoel/status/823312771416588288 https://www.foxnews.com/politics/twitter-exec-in-charge-of-effort-to-fact-check-trump-has-history-of-anti-trump-posts-called-mcconnell-a-bag-of-farts – Tutta questa gente che opera censura in modo indegno, faziosa in modo patetico, e pensa realmente sia “nazista” Trump, è fuori di testa in modo estremamente pericoloso. Vanno fermati. Trump è forse l’unico che stia facendo realmente qualcosa, tanto di cappello.
Fabio
28 Maggio 2020 22:19
La cosa inquietante di questa vicenda è che si sottopone a “factchecking” quella che è un’opinione. Ora, fare il factchecking di un fatto oggettivo è pienamente legittimo; bollare un’opinione come vera o falsa significa invece decidere a tavolino quello che uno può dire e quello che non può dire, e ha un nome preciso…censura. Chi decide se un’affermazione riguarda un fatto oggettivo ed è quindi censurabile oppure è un’opinione soggettiva? Twitter? E in base a che criterio? Il politically correct? Le convinzioni politiche del “censore”? E soprattutto chi cavolo è Twitter per prendere decisioni che riguardano la libertà di espressione? Cosa o chi rappresenta? È un po’ come la fantastica task force anti fake news del nostro governo. Stiamo davvero scivolando verso la dittatura del pensiero unico.
Cari Rico, Porro e tutti:
la guerra sull’informazione è una cosa importantissima, e si merita anche una maggiore attenzione.
La propaganda è IL problema.
Tutto questo lo vediamo anche in Italia, con le commissioni per le “fake news”, cioè per la censura politica, con i loro servi “debunker” (i peggiori), giornalai prezzolati, e quant’altro
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Da un lato i social ed i media mainstream amici dei socialisti, che senza ritegno raccontano balle, distorcono la realtà, e lobotomizzano la popolazione che, per un retaggio passato ed immaturo, crede siano affidabili.
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Dall’altra chi denuncia tutto questo, e che subisce censura, ridicolizzazione, ed ogni altro strumento di “comunicazione” per fini politici, per instaurare un sistema cinese anche in occidente.
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La guerra è senza quartiere, e la mossa di Trump molto corretta e solida:
-se sei una “piattaforma”, non controlli ciò che viene scritto da terzi, e non ne sei responsabile.
-se controlli, censuri, discuti, obietti su ciò che viene scritto, allora sei un editore, con le conseguenze che ne derivano: sei responsabile di ciò che viene scritto, e credo ci siano anche importanti conseguenze in termini di quote di mercato, di antitrust.
Questi soggetti vanno smembrati, fatti a pezzi, meglio che come venne fatto con la Standard Oil.
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La libertà *dipende da questo*, oggi.
Guardate cosa fanno:
https://twitter.com/AlexLunaViewof1/status/1266076037047357441
https://twitter.com/AlexLunaViewof1/status/1266289780502847488
Questi ‘social’ stanno diventando uno strumento di controllo in mano a pochi che senza alcuna regola possono influenzare l’opinione pubblica a loro piacimento. Andrebbero chiusi tutti.
Dedicato ad Alfredo Branzanti e soci:
https://www.whitehouse.gov/presidential-actions/executive-order-preventing-online-censorship/
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Cui dedico anche il delirio di Roth di Twitter:
https://twitter.com/yoyoel/status/823312771416588288
https://www.foxnews.com/politics/twitter-exec-in-charge-of-effort-to-fact-check-trump-has-history-of-anti-trump-posts-called-mcconnell-a-bag-of-farts
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Tutta questa gente che opera censura in modo indegno, faziosa in modo patetico, e pensa realmente sia “nazista” Trump, è fuori di testa in modo estremamente pericoloso.
Vanno fermati.
Trump è forse l’unico che stia facendo realmente qualcosa, tanto di cappello.
La cosa inquietante di questa vicenda è che si sottopone a “factchecking” quella che è un’opinione. Ora, fare il factchecking di un fatto oggettivo è pienamente legittimo; bollare un’opinione come vera o falsa significa invece decidere a tavolino quello che uno può dire e quello che non può dire, e ha un nome preciso…censura.
Chi decide se un’affermazione riguarda un fatto oggettivo ed è quindi censurabile oppure è un’opinione soggettiva? Twitter?
E in base a che criterio? Il politically correct? Le convinzioni politiche del “censore”?
E soprattutto chi cavolo è Twitter per prendere decisioni che riguardano la libertà di espressione? Cosa o chi rappresenta?
È un po’ come la fantastica task force anti fake news del nostro governo. Stiamo davvero scivolando verso la dittatura del pensiero unico.