Economia

Arriva il primo master sul Bitcoin per progettare i pagamenti del futuro

A proporlo è il Politecnico di Torino, cresce la domanda di cripto-ingegneri

bitcoin Immagine generata da AI tramite DALL·E di OpenAI

Il Bitcoin si iscrive all’università. O meglio la regina delle criptovalute è la protagonista di un master dedicato a ingegneri, data scientist appassionati di criptovalute pronti a disegnare i pagamenti del futuro. A proporre il corso, attualmente unico nel suo genere nel panorama accademico italiano, è il Politecnico di Torino tramite la sua Scuola di Master e Formazione Permanente.

L’iniziativa mira a rispondere alla crescente passione globale per il Bitcoin che passa ormai di mano stabilmente sopra i 105mila dollari mentre Donald Trump, fresco di ritorno alla Casa Bianca, promette di inserirlo tra le riserve strategiche degli Stati Uniti accanto all’oro.

Insomma, complice anche il regolamento europeo sul settore, la domanda di ingegneri e sviluppatori in grado di guidare e innovare i progetti basati su tecnologia Bitcoin e sulla Blockchain continua a crescere da parte di startup e grandi aziende in diversi settori: dal Fintech alle banche, dalla cybersecurity ai comparti industriali più tradizionali.

In particolare, afferma l’ateneo sabaudo, a calamitare l’attenzione è il “Lightning Network”, si tratta di una rete decentralizzata che consente pagamenti istantanei e scalabili. Quindi a fronte di commissioni contenute.

Da qui l’idea del master tenuto insieme alla piattaforma specializzata Plan ₿ Network: le lezioni, tenute in inglese, iniziano a marzo per concludersi a giugno. E’ possibile iscriversi fino al 5 febbraio.

Il programma – si legge nel comunicato  – è pensato per neolaureati o giovani lavoratori che già possiedono una base nel settore dello sviluppo software e vogliono ottenere una profonda competenza nei campi trasformativi di queste tecnologie.

Durante il master saranno approfondite la crittografia alla base della tecnologia Blockchain e delle criptovalute; previsti inoltre dei progetti di lavoro su specifici problemi proposti dalle aziende del settore. “Sempre più aziende ci chiedono di formare ingegneri, sviluppatori e data scientist capaci di innovare i progetti basati su tecnologia Blockchain e Bitcoin”, spiega Danilo Bazzanella, coordinatore del corso e docente in Crittografia, Blockchain e Criptoeconomia allo stesso Politecnico di Torino.

Si tratta di una nuova opportunità di lavoro in un mercato delle criptovalute che ha ormai superato i 3.500 miliardi di capitalizzazione, di cui oltre la metà (58%) in capo al Bitcoin e che ha appena assistito alla nascita delle due “memecoin” dello stesso Trump e della first lady Melania.

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In questo caso si tratta però di strumenti che si collocano ai margini anche dello stesso mercato cripto, visto che fluttuano in modo violento senza alcun reale sottostante, in base alla popolarità di chi lo inventa o lo sponsorizza.