AUKUS, il patto tra USA, GB ed Australia per frenare la Cina

Dal disordine della Pandemia alla corsa per un nuovo Ordine del Mondo soprattutto economico

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Si chiama AUKUS ed è una sorta di acronimo che lega i nomi del mondo anglosassone. In realtà è il nome di un nuovo Patto Militare. Con l’alleanza tra Usa, Gran Bretagna e Australia vengono tracciate le basi di una nuova NATO.

Stavolta oltre la Cortina di Ferro non c’è il muro eretto in una città tedesca. Stavolta c’è una potenza come la Cina, capace di ridisegnare le regole del Mondo, proprio a partire dalla Pandemia. Per questo USA, Inghilterra, ed Australia hanno annunciato quella che in effetti è una nuova alleanza militare “anglo”.

L’annuncio in diretta tv ha scatenato le ire delle Francia, ancor prima che della Cina. Ma vediamo perché.

Nel 2016, l’Australia aveva stretto un accordo con i francesi per acquistare una flotta di sottomarini diesel. Poi, la scorsa notte, l’annuncio pubblico a tre in diretta, Biden, Morrison e il primo ministro britannico Boris Johnson. In quel contesto hanno rivelato che gli australiani avrebbero annullato il loro accordo con la Francia per collaborare con Gran Bretagna e Stati Uniti nella formazione del Patto AUKUS . Immaginate come l’hanno presa i transalpini.

Eppure, dietro la telenovela della rabbia francese si cela qualcosa di molto più importante: i vaghi contorni di un nuovo ordine mondiale, o almeno un tentativo di iniziare a disegnarne uno.

In effetti, a leggere bene, la formazione di un’alleanza militare AUKUS ha un senso di profonda continuità. Come ha sottolineato Biden, le tre nazioni hanno combattuto insieme per la maggior parte degli ultimi 100 anni. Sono sempre stati membri fondamentali dell’alleanza di condivisione dell’intelligence Five Eyes, insieme a Canada e Nuova Zelanda.

Ma qual è l’obiettivo strategico di Biden?

Nella sua dichiarazione di ieri sera, Biden, pur lungi dall’essere particolarmente eloquente, ha dichiarato di voler lavorare per un “Indo-Pacifico libero e aperto. In altre parole, libero dalla dominazione cinese.  Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, ha affermato che la mossa “mina seriamente la pace e la stabilità regionali”.

Ma ciò che l’annuncio di ieri sera riflette è la necessità di sostenere un ordine mondiale che è stato lasciato appassire. In effetti, gli Stati Uniti devono adattarsi al nuovo mondo della potenza cinese per proteggere il vecchio mondo “libero e aperto”. Il mondo occidentale del commercio globale e della supremazia americana che Washington ha costruito dopo la seconda guerra mondiale.

Gli shock di Trump e della Brexit nel 2016 – l’anno in cui l’Australia ha firmato il suo accordo sottomarino originale con la Francia – hanno portato, inavvertitamente e in modo tortuoso, al mondo di oggi, dove ora esiste un consenso politico negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Australia che il potere cinese deve essere contenuto.

La nuova alleanza militare per contenere l’ascesa di Pechino sembra, quindi, a prima vista, come una riaffermazione del vecchio ordine, ma è in realtà uno dei primi mormorii di un nuovo ordine che prende il posto del precedente.

 

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