Economia

Come risparmiare sul riscaldamento di casa

A rischio cancellazione tutti i bonus per le seconde abitazioni

riscaldamento © Emil Ivanov e alenkadr tramite Canva.com

L’impianto di riscaldamento delle nostre case si sta per riaccendere così da fare fronte alle rigide temperature invernali. Considerando le quotazioni attuali si può stimare che a fine stagione ciascuna famiglia italiana avrà speso in media 1.100-1.200 euro per le bollette del gas tra termosifoni e fornelli della cucina.

I primi che potranno chiamare il fuochista per attivare la caldaia saranno condomini e villette di gran parte del nord e del centro Italia, la cosiddetta zona E, per cui si parte domani, 15 ottobre.

Ecco allora alcuni consigli su come tenere in equilibrio temperatura delle stanze e peso della bolletta; con la premessa che potrebbe bastare pretendere anche solo un grado in meno ai nostri termosifoni e pannelli radianti per spendere cento euro in meno nel corso della stagione fredda.

Va ricordato che il sistema più diffuso per regolare il riscaldamento è il cronotermostato. Questo sistema però di norma si limita a programmare le fasce orarie in cui accendere la caldaia senza dare la possibilità di variare la temperatura di mandata dell’acqua.

Quest’ultima è però una importante variabile in termine di efficienza complessiva dell’impianto e quindi di consumi. Da qui il consiglio di Enea di abbinare una termoregolazione climatica alla caldaia, sia che si tratti di apparecchi a condensazione o a pompa di calore.

La termoregolazione climatica permette infatti di regolare la temperatura di mandata dell’impianto di riscaldamento in funzione delle condizioni climatiche esterne, mantenendo il calore desiderato nell’ambiente e limitando i consumi. In pratica, minore è la temperatura esterna, più alta sarà la temperatura di mandata ai termosifoni o al pavimento radiante.

Altra buona idea è poi quella di monitorare le valvole termostatiche di ciascun termosifone, così da poter gestire la resa termica necessaria rispetto alla tipologia di stanza.

Fonte: Enea

 

Se, ad esempio, usiamo la camera da letto solo per dormire, non serve che lì i radiatori vadano a pieno regime tutto il giorno, ma sarà sufficiente aumentare il confort nelle ore notturne. In genere poi la smart home e la domotica aiutano a ottimizzare i consumi.

Fondamentale poi eseguire sempre la manutenzione degli impianti, così da accertarsi non solo della loro sicurezza ma anche che lavorino in modo efficiente.

Sarò poi naturalmente opportuno valutare le tariffe offerte dal proprio fornitore di gas. Sul mercato libero ci sono infatti centinaia di venditori e la differenza di prezzo tra l’uno e l’altro può essere in alcuni casi notevole.

Secondo l’analisi di Facile.it, la spesa per la bolletta del gas può variare fino al 20% tra le migliori e le peggiori offerte presenti sul mercato; scegliere quindi un fornitore non conveniente significa rischiare di spendere anche 200 euro in più per riscaldare casa.

L’altra variabile macro da considerare con grande attenzione è l’efficienza energetica complessiva della casa, quindi: cappotto termico, sostituzione degli infissi, isolamento di box e sottotetto.

Si tratta di spese molto importanti, per cui fino alla fine dell’anno resta in vigore la possibilità di recuperare dal fisco il 50% in dieci anni con il tradizionale Bonus Casa.

Dall’anno prossimo non ci sono invece certezze: l’agevolazione fiscale avrebbe dovuto scendere al 36% ma, mentre fervono i negoziati per la Manovra tra i partiti e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, una parte della maggioranza si è impegnata a mantenere il livello attuale delle detrazioni.

Davvero in bilico ci sono invece i bonus per le seconde case, dove per esempio la sostituzione degli infissi è probabile perda ogni incentivo. Significa quindi che da gennaio in poi potrebbero essere tutto a carico dei proprietari.

Leggi anche: Manovra e tasse, le scelte del governo su case e diesel.

Una stretta conseguente al voragine nei conti pubblici aperta dal Governo Conte con la pessima gestione del Superbonus 110%, che è costato come 1,2 milioni di case popolari ma ha risolto l’efficientamento energetico solo di una parte risibile degli edifici italiani.

Un altro regalo della ideologia grillina come i soldi buttati via con il vecchio Reddito di Cittadinanza a favore dei fannulloni, senza creare alcun posto di lavoro.

Diteci che cosa ne pensate dei bonus sulle seconde case: una buona controsoffittatura, ad esempio, può far risparmiare fino al 20% di energia. pensate quanto sia importante in un contesto montano poter migliorare l’efficienza della propria abitazione. Anche in vista delle regole green che ci impone la Commissione europea.

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