Crolla Facebook. Evaporati 243 mld. Ecco cosa sta succedendo

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Effetto Facebook sui mercati finanziari. L’azienda di Zuckerberg ha vissuto una giornata infernale riuscendo a perdere fino al 26% della sua capitalizzazzione di borsa. In un giorno il magnate dei social è arrivato a perdere fino a circa 27 miliardi di dollari del suo patrimonio personale, mentre il titolo Fb, oggi Meta, ha perduto fino ad un massimo di 243 miliardi.

La capitalizzazione di borsa perduta oggi da FB ha rappresentato il record assoluto di ribasso, in un giorno, sul mercato americano. Sono le dimensioni di questi numeri che spaventano. Facciamo una considerazione che renda semplice questo discorso.

Facebook prima del crollo odierno valeva qualcosa come 900 miliardi di dollari. Tanto per comprendere di cosa si stia parlando, tutte le aziende quotate in Borsa Italiana valgono 703 miliardi di euro. Come dire che prima del tracollo (al momento in cui scriviamo il calo è del 25,5%) il valore di Facebook da solo, superava abbondantemente il valore di tutti i titoli della Borsa Italiana messi assieme.

Ma oggi non è più così in un sol colpo, in un solo giro di vite, Meta ha visto diminuire il suo valore di ben 243 miliardi, per una perdita che avrebbe fatto fallire qualunque altra azienda. Ma non FB stessa. E qui forse la vera sottolineatura di quanto sta accadendo oggi sui mercati. Tuttavia ci dice anche che, a questo Mondo, non c’è alcun titolo che possa garantire di crescere sempre, neanche Facebook.

 

I motivi?

Ogni persona, iscrivendosi a Facebook, porta con sé un reticolo più o meno importante di altri conoscenti. E’ proprio in questo modo che Facebook ha fatto le sue fortune soprattutto intercettando personaggi con gruppi di riferimenti personali molto numerosi. Ma. l’abbandono di un numero importante di associati, potrebbe determinare l’abbandono dei reticoli relazionali di coloro che lasciano.

 

Ma perchè in tanti lasciano?

Molti ipotizzano che le persone che credevano fermamente nella possibilità di espressione libera hanno decviso di cambiare strada piuttosto che sentirsi . vincolata dalle scelte del social stesso. E’ evidente che le tensioni sociali di questi tempi avrebbero voluto trovare libero spazio attraverso i post, le storie o i racconti affidati alla rete. Il fatto che Facebook abbia deciso di scegliere da che parte stare in maniera così netta in qualche modo ha costretto chi aveva idee diverse a cambiare strada. Ed il costo di questa scelta lo avete appena misurato

Leopoldo Gasbarro, 3 febbraio 2022

 

 

 

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