Come vivo questo momento economico e politico? Un momento particolare, un momento in cui la parte finanzairia conta di più di quella politica, un momento in cui la Lagarde conta più di Macron, in cui Draghi contava più di un capo di stato europeo.
Ho acquisito il diritto di voto nel 1984 in occasione delle europee nelle quali il PCI effettuò il sorpasso della DC per la prima e ultima volta. Abitavo e studiavo a Padova, leggevo qualche quotidiano, magari di seconda mano alla sera e in occasione di quello che era il mio primo voto, forse mi sono interessato un po di più di politica nazionale, perchè di politica scolastica invece me ne ero occupato al liceo e taluni partiti mi avevano corteggiato per entrare nelle loro file, lusinghe alle quali riuscì a non cedere.
A Padova ascoltai l’impetuoso Berlinguer (purtroppo per l’ultima volta) l’indecifrabile De Mita, l’affascinante trascinatore Almirante, il combattente Pannella, il contestatore Capanna, così come l’autorevole Craxi.
Tutti veri leader di veri partiti ( PCI, DC; MSI, PR, DP9, PSI) e per usare una parola al di fuori della politica – veri testimonial – del loro ideali e fieri rappresentanti dei loro elettori. Un gusto ascoltarli, un piacere analizzare i loro discorsi, veri comunicatori e soprattuto chiari nelle posizioni, nelle idee e negli ideali.
Non sono un fanatico della prima repubblica, ogni epoca ha la propria storia, i propri partiti e i propri rappresentanti, sono piuttosto un fan della democrazia.
Ora finalmente andremo a votare – che conquista – non avrei mai pensato che la consultazione popolare per la scelta del proprio governo potesse diventare cosa rara. Non sono mai stato un fan di un partito politico: ho simpatizzato per alcuni in alcune fasi, ho votato schieramenti diversi, ho sempre valutato chi fosse in quel momento specifico il migliore rappresentate del mio status e dei miei ideali.
Sono contento di andare a votare a settembre, e ancor di più perchè voterà anche per la prima volta uno dei miei figli divenuto da poco maggiorenne.
Mi sento un cittadino come tanti, con il mio lavoro, la famiglia e le faccende ordinarie e straordinarie da gestire, e mi accosto con interesse a capire quali siano i miei possibili candidati da votare. Come nelll’84 leggo i giornali, ora on line, guardo molti talk show, i notiziari meno perchè la faziosità mi infastidisce di più ascoltata che scritta, e purtroppo non ho ancora capito un accidente.
Chi è Fratoianni ? Ha un partito ? E come si chiama ? E il bravo ragazzo Calenda che partito ha? E con chi sta? E quali sono i suoi ideali e i suoi programmi ? E il misurato Lupi dove sta adesso ? Vedo talvolta e ascolto con piacere Clemente Mastella, ma pure tu, con chi stai oggi e chi rappresenti ? Non menziono i cari pentastellati e simili, perchè mi appare chiarissimo che vengono da 5 diversi astri lontani parecchi anni luce uno dall’altro e per me sarebbe difficilissimo cercare di comprenderne l’evoluzione: forse semplifico troppo ma mi sovviene Orwell con la sua fattoria.
Oggi vedo un polo già costituito. Dall’altra vedo un volonteroso Letta che cuce e scuce. Con buona pace di Berlinguer, che di colore ne ammetteva uno soltanto. Saremo noi che dovremo decidere se vogliamo un carnevale o un governo.