Energia

Prorogato a luglio il mercato tutelato dell’elettricità. Cosa accade ora

L’Arera concede altri tre mesi di tempo. Entro il 10 gennaio le aste che assegneranno gli utenti ai gestori

Mercato tutelato elettricità © arturmarciniecphotos e photoschmidt tramite Canva.com

Il mercato tutelato dell’energia elettrica sopravviverà fino al primo luglio. La proroga di tre mesi è stata decisa dall’Arera, così da dare il tempo a tutti gli utenti di informarsi al meglio e alle banche di aggiornare i sistemi ed evitare disguidi nei pagamenti delle bollette domiciliate sui conti correnti.

Complessivamente sono 10 milioni le famiglie italiane, un terzo del totale, che continuano a preferire le tariffe del mercato tutelato luce o gas alle offerte in libera concorrenza degli operatori. Quello appena deciso non è però che un altro calcio al barattolo rispetto a una riforma prevista nel Pnrr in cambio dell’avvenuta erogazione dei 18,5 miliardi della terza rata.

A fissare i tempi della fine del mercato tutelato era stato il decreto Energia lo scorso 27 novembre. Non tutti sanno però che entro il 10 gennaio si terranno le “aste” con cui i gestori di elettricità si accaparreranno i “pigroni”, preventivamente divisi in lotti, che sono rimasti sul mercato tutelato e non hanno compiuto alcuna scelta verso i gestori del mercato libero.

Una procedura che non offre molte certezze agli utenti sulla solidità del gestore che subentra, considerando che in Italia accanto ai big del settore e alle multiutility sopravvive un vespaio di quasi 700 piccoli e piccolissimi rivenditori attivi su territorio.

Senza contare, sostengono allarmati i sindacati del settore, che il meccanismo lascerà per strada circa 2.300 persone oggi incaricate di gestire il customer care e il back office del mercato tutelato, e che inizialmente avrebbero dovuto essere assorbite in modo proporzionale da chi si aggiudicherà le gare. 

Le associazioni dei consumatori sono comunque soddisfatte della ottenuta proroga per le bollette della luce. Nulla dovrebbe invece cambiare per l’imminente fine del mercato tutelato del gas, che resta il 10 gennaio.

La liberalizzazione delle bollette era stata iniziata nel 1999 da Pierluigi Bersani. Un quarto di secolo dopo non abbiamo ancora completato il processo. Un po’ di rapidità in più nelle riforme non farebbe male al nostro Paese.

Per approfondire leggete: che cosa accade alle nostre bollette dopo l’attacco terroristico di Hamas a Israele. Senza contare che ora a destabilizzare ulteriormente il mercato internazionale c’è la grave crisi nel canale di Suez, tanto che i prezzi di petrolio e gas metano hanno ripreso la via del rialzo.

Il mercato tutelato, dove le tariffe sono fissate dall’Arera in base alle quotazioni delle materie prime, era stato pensato anche per proteggere i fragili e i redditi più bassi. L’ingrediente magico per abbassare i prezzi resta però la concorrenza tra i diversi operatori; perlomeno per noi liberali. Naturalmente con un severo controllo da parte dell’Antitrust per evitare il rischio dei “Cartelli”.

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