Sviluppo delle flotte anche in chiave di sostenibilità ambientale ma specialmente di controllo di aree geografiche strategiche; parallela “prenotazione” di un ruolo sullo scacchiere geopolitico, attraverso l’introduzione in servizio di navi che si prestino anche a funzioni logistiche finalizzate al settore difesa; sviluppo record di un mercato delle crociere sembra non risentire nella diminuzione del potere di acquisto della classe media; turismo globale sempre più massificato sul mare con una pausa di riflessione che potrebbe riguardare virgola non casualmente , solo il mercato delle crociere di lusso.
Se qualcuno temeva che i dazi imposti dall’amministrazione Trump nonché le minacce di penalizzazione delle navi made in China nei porti Usa, potessero sortire conseguenze devastanti anche sul comparto dei trasporti marittimi, è stato clamorosamente smentito.
E non solo dal terminal più’ moderno ed innovativo realizzato da Fincantieri Construction nel porto di Miami per conto del suo cliente storico MSC e inaugurato in questi giorni, ma anche e specialmente per i segnali di eccezionale vitalità del cluster marittimo emersi dal forum sulle crociere in corso di svolgimento in Florida e per la notizia boom di una commessa da 1,3 miliardi del gruppo Grimaldi per la costruzione in Cina di nove navi ro-pax, in grado cioè di trasportare con la massima flessibilità sia merci su rotabili che passeggeri. Navi che entreranno in servizio fra il 2028 e il 2029, tutte equipaggiate per navigare consumando metanolo rispettando l’obiettivo delle zero emission.
Quattro delle nuove navi ordinate batteranno bandiera italiana e saranno operate con il brand Grimaldi lines, mentre due, di bandiera greca, saranno impiegate dalla consociata greca Minoan Lines. In totale, sei unità gemelle, denominate “Next Generation Med”, saranno impiegate nel Mar Mediterraneo. Le restanti tre nuove unità saranno prese in consegna da Finnlines (interamente controllata da Grimaldi) e batteranno bandiera finlandese e opereranno nel Mar Baltico.
Ma anche da oltre oceano da Seatrade Miami, giungono, forse con la sola eccezione delle unità extralusso che stentano in molti casi a trovare una collocazione di mercato ben precisa, giungono solo segnali positivi: saranno 12 le nuove navi da crociera sopra le 40.000 tonnellate di stazza lorda che entreranno in servizio nel 2025 il che significa 1.670.800 tonnellate di stazza lorda e circa 36.500 nuovi letti bassi per un valore complessivo di 11,8 miliardi di Dollari. Questa cifra include però anche le navi di dimensioni più piccole come la nuova Star Seeker che verrà rilevata da Windstar e soprattutto la Four Season che segna il debutto del gruppo omonimo, Four Seasons nel settore crocieristico ultra-luxury.
Nel portafoglio ordini figurano 5 unità commissionata a Fincantieri che in queste ore si è aggiudicata anche il contratto da circa tre miliardi per due nuove navi da crociera destinate ad Aida Cruises, la compagnia europea del gruppo Carnival. Consegna prevista 2030 e 2031.
Il mercato del turismo sul mare scommette quindi non solo sulla crescita ma anche su una stabilità e una sicurezza dei mari che contrasta con le forti tensioni geopolitiche del momento.
Fra navi green e navi per nuovi committenti (è il caso di gruppi giapponesi, ma anche australiani, nonchè di newcomer come Four Season) a alla pole position del gruppo italiano, si contrappone un atteggiamento sempre più aggressivo dei Chantiers de l’Atlantique e del cantiere tedesco Meyer.