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L’eccezione La Spezia: un imprenditore al timone del porto

Bruno Pisano, indicato dalla Community portuale, è stato designato per la presidenza del porto ligure. Da domani riparte la riffa per le ultime 6 poltrone

Nave container 2

Nel gran pantano delle nomine di chi sarà chiamato a guidare i principali porti italiani, da stasera spicca un’eccezione: a La Spezia per l’Autorità di sistema portuale del Mar ligure orientale, il ministro delle Infrastrutture Salvini ha indicato un professionista che indiscutibilmente è fra i maggiori esperti italiani di logistica e di portualità. Non solo. La Spezia spicca come l’unico porto per il quale è stato designato un presidente che era stato indicato coralmente dalla Community degli operatori locali e delle imprese portuali del levante ligure.

Doppia eccezione che fa di Bruno Pisano, questo il nome del nuovo presidente, il primo imprenditore scelto  per la sua esperienza e la sua professionalità a interrompere la spirale di nomine talora incomprensibili che sta caratterizzando e rischia ancora di caratterizzare questa stagione non certo splendente di designazioni; stagione che, per altro utilizzando un Manuale Cencelli rovesciato, ha consegnato già quattro e diventeranno probabilmente cinque su 14 delle nuove presidenze a esponenti dichiaratamente di area o di tessera PD.

Quello che si è consumato in queste ore appare quindi come un doppio miracolo: Pisano, un self made man che ha iniziato la sua carriera oltre 50 anni fa come fattorino di una casa di spedizioni, per poi fondare una sua azienda e farla approdare ai vertici nel settore delle spedizioni doganali, non ha (anche se da domani destra e sinistra si contenderanno il diritto di fargli calcare il loro cappellino) appartenenza politica. A caldo, un operatore portuale di La Spezia lo ha definito “un professionista di livello internazionale, innamorato da sempre del porto di La Spezia”. E di certo questa sua competenza è stata riconosciuta con la nomina alla presidenza di Aspedo (Spedizionieri doganali), Assocad, Associazione spedizionieri spezzini. Due anni fa aveva ceduto la sua creatura, l’azienda Sernav, presente in tutti i principali porti italiani, alla Custom Support Italy, conservando la carica di Ceo.

Della sua designazione, in virtù di una indicazione univoca data al vice ministro Rixi proprio dai principali operatori portuali e dai presidenti delle Associazioni imprenditoriali spezzine, ha dato notizia un comunicato del MIT, preannunciando il passo successivo ex lege, ovvero il parere dei presidenti della due Regioni, Liguria e Toscana, essendo l’ADSP, competente anche sul porto di  Marina di Carrara.

Ma da domani riparte la sarabanda, con designazioni che parevano certe o almeno molto probabili, che vengono rimesse in discussione. Le prime nomine dovrebbero riguardare Venezia, Civitavecchia, Napoli e Gioia Tauro, per poi chiudere il cerchio con i porti sardi e Palermo.

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