Risparmi e investimenti

È tempo di supereroi

È tempo di supereroi

Fra i moltissimi personaggi della saga dei supereroi creati dalla mano di Stan Lee e Jack Kirby uno oggi rappresenta più di altri la situazione attuale: la Donna Invisibile (al secolo Susan Storm), membro dei Fantastici Quattro. La Donna Invisibile è famosa – ovviamente – per la sua invisibilità ma anche, ed è questo il motivo per cui ci interessa, per la capacità di generare un campo di forza, ovvero una forma di energia praticamente indistruttibile, in grado di resistere anche a bombe gamma.
Il campo di forza le permette di manipolare vari tipi di energia, di acquisire la telecinesi e di far levitare gli oggetti; tuttavia maggiore è la forza esercitata su tale campo, maggiore è lo sforzo che deve essere esercitato dalla mente di Susan per mantenerlo intatto (cit. da Wikipedia).

Anche noi, prima con Supermario Draghi e ora con la Donna Invisibile Christine Lagarde (entrambi a capo della Banca Centrale Europea), abbiamo avuto bisogno in Europa (e nel resto del mondo) dell’aiuto dei supereroi per affrontare e contrastare il rischio della disintegrazione dell’euro, della crisi partita nel 2008 e oggi della pandemia da Covid-19. Quello che ancora molti risparmiatori italiani non hanno chiaro è che – come per il personaggio dei Fantastici Quattro – anche per la Donna Invisibile Lagarde non sarà possibile mantenere all’infinito il campo di forza che protegge l’Europa e in particolare l’Italia.

Proprio ieri sera è arrivato il giudizio di Standard & Poor’s sull’Italia: conferma del rating a BBB miglioramento (addirittura) delle prospettive; tutto questo ovviamente grazie alle politiche espansive della Banca Centrale che assicura finanziamenti e acquisti dei Btp come se non ci fosse un domani.

È tempo di supereroi

Ma cosa accadrà quando – e prima o poi succederà – la Bce inizierà una normalizzazione della politica monetaria? Quando i tassi di interesse, oggi ai minimi storici, risaliranno? O ci siamo dimenticati che nel solo 2020 l’Italia ha dovuto rifinanziare debito per circa 470 miliardi? E cosa faranno gli investitori stranieri che al momento comprano i nostri titoli a mani basse (perché tra i pochi con un rendimento positivo) ma che a marzo-aprile avevano svenduto oltre 60 miliardi di Btp temendo il rischio-Italia?

Il campo di forza che ci protegge è temporaneo, legato a un programma di acquisti “pandemici” che non durerà in eterno, e allora si tornerà a fare i conti con le forze del mercato…

Ricordate che prima del famoso “Whatever it takes” di Draghi e della partenza del QE nel 2015 e di tutte le politiche monetarie non convenzionali i rendimenti dei titoli di stato dell’area euro erano ben diversi da quelli di oggi, figli della cosiddetta repressione finanziaria.

O pensate che, in condizioni normali – non drogate dall’azione di sostegno della Bce – i rendimenti chiesti all’Italia (e non solo) per comprare i suoi titoli di debito sarebbero questi?

È tempo di supereroi

 

È tempo di supereroi

 

L’Italia non cresce ormai da venti anni mentre tutti gli altri Paesi – tranne la Grecia – hanno accresciuto la loro ricchezza.

Non è mia intenzione fare terrorismo ma portare a ragionare: citando il famoso e saggio proverbio “non mettere tutte le uova nello stesso paniere”, è il caso di concentrare tutte le proprie risorse in un’unica direzione?

Quello che si dimentica troppo spesso a causa del pregiudizio cognitivo noto come “home bias” che consiste nel giudicare come migliori gli investimenti in titoli di stato o azioni italiane, o in azioni dell’azienda per la quale si lavora, il tutto pensando di conoscerli meglio perché vicini a noi (la cosiddetta sensazione di familiarità).

L’Home Bias porta con sé due errori: la presunta illusione di avere il controllo sulle cose che pensiamo di conoscere (e – per il motivo opposto – l’avversione verso ciò che non si conosce) e la mancata diversificazione.

 

E qui riporto una vecchia immagine da me creata diversi anni fa

Non è mia intenzione fare terrorismo ma portare a ragionare: citando il famoso e saggiom proverbio “non mettere tutte le uova nello stesso paniere”, è il caso di concentrare tutte le proprie risorse in un’unica direzione? Quello che si dimentica troppo spesso a causa del pregiudizio cognitivo noto come “home bias” che consiste nel giudicare come migliori gli investimenti in titoli di stato o azioni italiane, o in azioni dell’azienda per la quale si lavora, il tutto pensando di conoscerli meglio perché vicini a noi (la cosiddetta sensazione di familiarità). L’Home Bias porta con sé due errori: la presunta illusione di avere il controllo sulle cose che pensiamo di conoscere (e – per il motivo opposto – l’avversione verso ciò che non si conosce) e la mancata diversificazione. E qui riporto una vecchia Immagine da me creata diversi anni fa…

 

 

 

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