Cronaca

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Esplode la violenza pro-Pal: “Spara a Meloni”. Saviano dici nulla?

Il corteo per la Palestina di Milano sfocia negli scontri con la polizia. Scritte choc contro la premier

Il 12 aprile 2025, migliaia di persone hanno partecipato a una manifestazione nazionale pro Palestina a Milano. Partito da piazza Duca d’Aosta, il corteo ha attraversato diverse zone della città per concludersi davanti all’Arco della Pace. Si stima che oltre 10mila manifestanti di varie organizzazioni, associazioni e sindacati di base abbiano preso parte all’evento. Durante il percorso, i partecipanti hanno innalzato slogan come “Gaza libera, Palestina libera” e “Intifada, intifada“. Alcuni manifestanti hanno anche portato finti neonati avvolti in lenzuola macchiate di vernice rossa per simboleggiare i bambini vittime del conflitto in Medio Oriente.

Atti vandalici lungo il percorso

Nonostante l’intenzione iniziale fosse quella di una protesta pacifica, la manifestazione ha preso una piega tesa e violenta in alcuni tratti. In piazzale Lagosta è apparsa sulla vetrina della filiale di Banco BPM la scritta “Spara a Giorgia“, rivolta al presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Poco distante, la filiale di Banco Desio in via Traù ha subito il danneggiamento di una telecamera di sicurezza e la comparsa della scritta “No riarmo“. Il Carrefour di via Alserio è stato un altro obiettivo, con la vetrina infranta.

Interventi delle forze dell’ordine e disordini

Diversi momenti di tensione si sono verificati, in particolare in piazzale Baiamonti, dove i manifestanti si sono scontrati con le forze dell’ordine. Secondo le prime ricostruzioni, tutto sarebbe iniziato con l’identificazione di alcune persone da parte della polizia. Questo ha provocato la reazione di un gruppo, che ha cercato di sfondare il cordone degli agenti. Durante gli scontri, bottiglie, fumogeni e petardi sono stati lanciati verso le forze dell’ordine. Almeno dieci persone sono state fermate dagli agenti.

La solidarietà di Salvini

La manifestazione è stata organizzata da diverse sigle, tra cui associazioni palestinesi in Italia, centri sociali e sezioni dell’Anpi. I partecipanti hanno chiesto la fine della guerra, la ricostruzione della Striscia di Gaza e l’invio di aiuti umanitari. Durante il corteo sono stati utilizzati cartelli e simboli per denunciare figure politiche e internazionali accusate di sostenere il conflitto, tra cui volti raffigurati con mani sporche di vernice rossa.

“Solidarietà a Giorgia per le minacce – dice Matteo Salvini – Questi sarebbero i pacifisti che il 25 aprile andranno in piazza cercando fascisti che non ci sono, mentre il primo maggio parleranno di lavoro anche se non hanno mai faticato”.

Saviano che dice?

L’episodio della scritta su Giorgia Meloni e gli atti vandalici hanno suscitato reazioni immediate e contrastanti. Alcuni partecipanti hanno scandito cori contro la polizia, tra cui “Via la polizia” e “Tout le monde déteste la police“. E qui arriviamo a Roberto Saviano. Voi direte: che c’entra? C’entra. Perché il tuttologo l’altro giorno ospite di Lilli Gruber a La7 ha detto che i decreti sicurezza servivano non tanto a reprimere il dissenso, quanto a “proteggere” il governo stesso dalla violenza dei suoi sostenitori quando questi capiranno che l’esecutivo non sta risolvendo i loro problemi. Testuale: “Io sono convinto – aveva detto – che in questi decreti sicurezza non ci sia solo la volontà di fermare le opposizioni e le manifestazioni, chi li contrasta, ma hanno molta ansia che quando deluderanno il loro elettorato questo avrà una pratica di piazza molto violenta, perché loro hanno costruito così il loro elettorato. I dl Sicurezza sono fatti per difendersi dalla loro gente, quando i salari continueranno ad abbassarsi, i mutui a non essere dati, le tasse a non abbassarsi e il tema migranti non lo hanno risolto”.

Ci eravamo permessi di far notare che in realtà mai una manifestazione di Fdi, Lega o Forza Italia ha portato ad alcuno scontro con la polizia. Anzi. Le violenze di oggi ci dimostrano quello che avevamo scritto. Ovvero che ad attuare “pratiche di piazza molto violente” sono sempre e solo i movimenti di sinistra, i Pro-Pal, gli studenti, gli attivisti green. Invece di inventarsi uomini neri che non esistono, Saviano dovrebbe condannare lo schifo messo in campo oggi al corteo per la Palestina. No?