Cronaca

Esplosione, morti e dispersi: cosa è successo alla centrale elettrica

La tragedia alla centrale elettrica del bacino di Suviana: quattro morti, cinque feriti gravi e almeno tre dispersi

tragedia bologna

Una esplosione segna il pomeriggio di Suviana, in provincia di Bologna. La centrale idroelettrica della località e esplosa, provocando una tragedia di proporzioni ancora incerte. Le cause di tale disastro, che ha finora mietuto almeno 4 vittime e lasciato altre 5 persone disperse, non sono ancora state chiarite.

Le difficolta riscontrate durante le operazioni di soccorso, come riferito dai vigili del fuoco sul posto, sono state notevoli. A causa dell’incendio e dell’inondazione dei locali dovuti all’esplosione, i locali della centrale erano completamente sommersi. Pertanto, e stato particolarmente complicato per i soccorritori intervenire tempestivamente per provare a salvare possibili superstiti. Almeno tre persone sono rimaste ferite, con ustioni gravi, e sono state trasportate d’urgenza in ospedale. Sul posto ci sono i pompieri ma anche carabinieri, ambulanze ed elisoccorso. Oltre, ovviamente, al sindaco Matteo Leopre e al prefetto Attilio Visconti.

Nel clima di apprensione e dolore che ha travolto il paese, il vicepremier, ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, a nome del governo ha espresso solidarietà e vicinanza alle famiglie colpite dal dramma.

Nessuna certezza, al momento, sul numero esatto di vittime e feriti, nonostante l’impegno profuso da più di 40 vigili del fuoco, che si stanno adoperando senza sosta sul luogo dell’esplosione. Come riferito dal comandante dei Vigili del Fuoco di Bologna, Calogero Turturici, in una recente intervista, “alcuni operai si trovano ancora intrappolati all’interno della centrale in attesa dei soccorsi”. Sono 12 le persone coinvolte, quasi tutti di ditte esterne.

Secondo quanto si apprende, l’esplosione della turbina sarebbe avvenuta all’ottavo piano ribassato mentre al nono piano una inondazione avrebbe allagato il locale. Ai vigili del fuoco è possibile scendere solo fino a 40 metri di profondità rispetto ai 60 dell’intera opera. “Nonostante lo scoppio abbia determinato un allagamento – ha detto il direttore regionale dei Vigili del fuoco, Francesco Notaro – potrebbe essere che dopo l’esplosione abbiano trovato ricovero da qualche altra parte della piastra, la speranza è trovare qualcun altro in vita”.

In serata Sergio Mattarella ha telefonato al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, esprimendo solidarietà e chiedendo che sia fatta “piena luce sulla dinamica dell’incidente”. “Una tragedia di queste proporzioni è veramente un inferno – ha detto Il sindaco di Castiglione dei Pepoli, Maurizio Fabbri, – è una tragedia italiana e anche la dinamica ci sta lasciando davvero scossi, questa difficoltà nel cercare i dispersi sta peggiorando la situazione. Questi laghi sono il simbolo della nostra storia e rimarrà per sempre”.

Il premier Giorgia Meloni ha rilasciato una nota su X: “Seguo con apprensione la terribile notizia riguardante l’esplosione verificatasi in una centrale idroelettrica nel bacino artificiale di Suviana, sull’appennino bolognese”. Il premier esprime “tutta la mia vicinanza e quella del governo ai familiari delle vittime e ai feriti rimasti coinvolti. Un ringraziamento ai vigili del fuoco prontamente intervenuti, ai soccorritori e a quanti stanno lavorando in queste ore nella ricerca dei dispersi”.

Articolo in aggiornamento