Politica

Follia nel Milanese: per potare la siepe devi dichiararti antifascista

La norma introdotta contro la propaganda dei gruppi di destra produce paradossali effetti burocratici

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Chissà cosa dirà Giuseppe Cruciani, appena leggerà questa notizia. Per essere vera, è vera: lo scrive La Gazzetta della Martesana e non il Vernacoliere. Fatto sta che a Cernusco sul Naviglio, ridente cittadina alle porte di Milano, governata dalla sinistra, pare che “anche per potare una siepe” occorra “compilare un modulo” per dichiararsi antifascisti. Incredibile, ma vero.

Il quotidiano locale pubblica anche il modulo redatto da un malcapitato cittadino che s’è visto costretto ad occupare per qualche ora il suolo pubblico per poter sfrondare la sua siepe. Armato di potatore, ha dovuto firmare un foglio in cui afferma di rispettare la Costituzione, di ripudiare il fascismo e di non professare né fare propaganda di ideologie neonaziste e neofasciste. Condizioni fondamentali prima di tirare il cavo che aziona la motosega: guai a mettere un’arma così poco democratica nelle mani di un pericoloso mussoliniano.

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Il caso, riporta La Martesana, è stato sollevato in Consiglio comunale dal capogruppo locale della Lega, Luca Cecchinato. Non è una novità, a dire il vero. Il provvedimento risale al 2018 quando la giunta guidata dai dem, per bloccare alcune iniziative di CasaPound sul territorio, ha imposto la l’autodichiarazione di antifascismo a chiunque chieda il patrocinio del Comune o l’occupazione di suolo pubblico sul territorio. Vuoi organizzare un evento sportivo? Dichiarati antifascista. Vuoi montare un’impalcatura per qualche lavoro di ristrutturazione? O ami la Resistenza, oppure nisba. Vuoi tagliare una siepe? Viva la Costituzione, oppure niente.

Per la Lega, che a suo tempo aveva contestato nel merito la disposizione, adesso si presentano gli ovvi (e folli) risvolti pratici. Perché chiedere di firmare un modulo simile per tagliare una siepe aggiunge burocrazia ad inutile burocrazia. “È una disposizione che è stata adottata in relazione all’occupazione di suolo pubblico – ha spiegato Cecchinato in Consiglio Comunale – È un provvedimento finalizzato a cercare di evitare iniziative di propaganda di gruppi di estrema destra, ma è stata generalizzata. Anche una persona che conosco, che doveva tinteggiare la parete esterna della casa e ha sistemato un trabattello su un marciapiede, ha dovuto sottoscrivere lo stesso documento. Quello che mi ha scritto, invece, doveva solo tagliare la siepe e mi ha inviato il modulo che gli era stato sottoposto da compilare tra le varie carte”.

Franco Lodige, 6 maggio 2024

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