Giuramento, i rivoluzionari tutti a puntino

105 Matrix, l’editoriale del 1 giugno 2018

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Quando vedi i nuovi ministri vestito tutti per benino con il loro abito comprato ad hoc per il Quirinale, quando vedi quei tappeti rossi, quando vedi Mattarella e le penne con cui firmare, quando vedi che sono tutti emozionati, quando vedi i genitori dei ministri quasi piangenti, quando vedi persino l’auto blu con le bandierine assegnata al presidente al presidente rivoluzionario eletto da leghisti e da quelli che volevano aprire come una scatola di tonno il Parlamento. E quando vedi la campanella, i commessi, i pennacchi, quando vedi tutte queste liturgie, pensi che la democrazia è anche questo e che i rivoluzionari, una volta nel palazzo, diventeranno tutti un po’ conservatori.

E poi c’è Repubblica.it che vede naziasmo e fascismo ovunque…

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