Articoli

Giuseppi alle corde s’appiglia allo stato d’emergenza - Seconda parte

Ma manco un tanto così di vergogna? Ma proprio niente niente? Poi era Orban il dittatore. Chiede polemicamente su Twitter Giulio Tarro, scienziato vero: “Vorrei sapere da virologo nomie e cognomi degli esperti che hanno consigliato a Conte di prolungare uno stato di emergenza epidemiologica che non esiste, che è solo una invenzione a scopi politici”.
Ci ha provato, il Fratello; talmente sporca, l’ha fatta, Napoleone, che perfino i “suoi” partiti si dissociano e alla fine deve correggersi, nel solito modo, l’unico che conosce: non mi avete capito. Ma già che l’abbia fatto, che ci abbia provato sta a dimostrare il livello di degenerazione democratica. Preoccupante, inquietante livello.

Maria Giovanna Maglie, sempre via Twitter, sintetizza alla perfezione: “Stato d’emergenza di nuovo fino al 31 dicembre? Con 74 ricoverati in tutto in terapia intensiva, più di metà delle regioni a contagio zero, sapete come si chiama questa idea di #Giuseppi #Conte? #Golpe”.
Siamo abituati ai giocatori di golpe, a compatirci, a considerarci una repubblica delle banane ma a questo punto, nella latitanza di un presidente alla cui “moral suasion” non crede più nessuno, c’è da aver paura sul serio. E c’è da vigilare sul serio.

Max Del Papa, 11 luglio 2020

PaginaPrecedente
PaginaSuccessiva
Iscrivi al canale whatsapp di nicolaporro.it

LA RIPARTENZA SI AVVICINA!

SEDUTE SATIRICHE

www.nicolaporro.it vorrebbe inviarti notifiche push per tenerti aggiornato sugli ultimi articoli