Cronaca

“Godo come un pazzo”. Porro show sul testamento di Berlusconi

L’intervento di Nicola Porro ospite di Giuseppe Cruciani alla Zanzara: da Berlusconi al caso Soumahoro

La Zanzara 7 luglio 2023 porro-1

Giovedì sera Nicola Porro è stato ospite alla Zanzara, la trasmissione politicamente scorretta condotta da Giuseppe Cruciani che sarà a Bari oggi per La Ripartenza. Vi riportiamo alcuni spunti e considerazioni che sono venute fuori commentando le notizie della settimana.

L’eredità di Berlusconi

Non pensavo che il Cavaliere mi potesse fare un regalo più grosso di così. Quando ho visto 30 milioni a Marcello Dell’Utri sono impazzito. Sono stato sicuramente contento dei 100 milioni lasciati a Paolo Berlusconi, il fratello, che ho chiamato per chiedergli se con quei 100 milioni avesse intenzioni di invitarmi almeno ad una cena, ma mi ha detto che li darà ai suoi figli. Però il punto è un altro. Sapete perché Berlusconi è un grandissimo? Perché fa rosicare tutti anche da morto. Sapeva perfettamente che 30 milioni a Dell’Utri avrebbero fatto rosicare tutti come delle bestie. Ha fatto benissimo! Come se non bastasse, senza Dell’Utri non ci sarebbe stato Mediaset e non per le cazzate che dicono, ma perché ha fatto la macchina da guerra che si chiama Publitalia che ogni anno fa 3 miliardi di fatturato.

Anzi, 30 milioni forse sono pure pochi. Purtroppo Dell’Utri non se li potrà godere, ma se li godranno i suoi eredi. Quello che sta succedendo in queste ore mi suggerisce che nelle prossime settimane ritorneranno a romperci le palle su come è nata Fininvest, i soldi della mafia e tutta quella roba là. Una cosa è certa: Berlusconi, fino all’ultimo, si è dimostrato un genio totale.

Il caso Sgarbi-Maxxi

Io non ce l’ho con Vittorio Sgarbi, ma con la destra. Vittorio sarà a Bari oggi e dirà delle cose straordinarie. Poi ci metterà un “cazzo” dentro, ma a questo ci ha abituato. Quando invece lo invito a Rete 4 alle 21:30 e mi vede con la cravatta, si trattiene perché sa che lì non se lo può mettere. Sgarbi è questa roba qui. Chi è caduto in questa polemica è un cretino. San Giuliano doveva difendere a spada tratta questa cosa, probabilmente è caduto nella trappola del politicamente corretto perché sa benissimo cos’è la volgarità e quella di Sgarbi non aveva nulla a che farci.

La lettera di Soumahoro a Mattarella

Di Soumahoro, non ha senso parlarne perché non esiste. Se tu chiedessi all’intelligenza artificiale di ChatGPT di identificare tutte le stronzate di questo mondo in un politico rappresentativo e finto ti descriverebbe un profilo riconducibile a Soumahoro. La prima volta che l’ho visto, ma prima di tutti i casini, quando è arrivato con gli stivali sporchi di fango, ho capito che non esisteva. La mia opinione su di lui non ha nulla a che fare con la vicenda della moglie su cui sta indagando la magistratura. Non me ne fotte di quella roba lì, io attacco Soumahoro perché è l’ipocrisia fatta in persona che si presenta in Parlamento con quei cazzo di stivali, quando tutti quelli che hanno lavorato nelle sue cooperative sapevano di quanto lui se ne fregasse completamente dei poveracci.

La commissione d’inchiesta Covid

Questa commissione anti-Covid, è una cosa che mi fa impazzire. La dico grossa: se al posto di Conte ci fosse stata la destra avrebbero ugualmente fatto l’inferno, quello è sicuro. E ora che fanno? Una commissione di inchiesta? Probabilmente avrebbero fatto 100 volte più restrizioni di libertà di quello che ha fatto Conte. Non lo sto difendendo Conte, sia chiaro. Mi sento quasi male come Fonzie quando chiede scusa. A che cosa serve questa commissione? È una bestialità mostruosa che non serve a niente. Questi qua sono specializzati, spesso, questi del centrodestra, nel fare minchiate. Ormai la gente si vuole dimenticare del Covid.

Sì, ci sono le inchieste, ma a che serve? Le responsabilità di Conte le sappiamo già: le chiusure sbagliate, l’obbligo vaccinale. Ma chi era contro? Vi ricordate la questione green-pass? Solo Fratelli d’Italia, perché era l’opposizione e fuori dal governo, non lo votò. Gli altri, anche metà dell’attuale maggioranza, erano più o meno d’accordo.

Nicola Porro a La Zanzara, 7 Luglio 2023

 

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