Cronaca

Green pass: la maxi protesta di Trieste di cui nessuno vi parla - Seconda parte

Durante la giornata anche il governatore della regione, preso atto della situazione, ha voluto provare a stemperare il clima: 

Non voglio contenere il corteo no Green pass – ha detto Fedriga – voglio dialogare con chi ha dei dubbi” – ha detto il leghista  – . “Voglio dialogare sulle protezioni che ci sono, sull’importanza di proteggersi, sulla riduzione del rischio, su vaccino e tamponi. Io sono sempre per il dialogo, non è sempre facile. Ho ricevuto anche degli attacchi personali, che lascio perdere pensando al bene collettivo. Quindi anche chi mi ha attaccato spero abbia la voglia di ascoltare. Le istituzioni devono accompagnare il Paese, non crocifiggere chi ha dei dubbi. Bisogna spiegare altrimenti si rischia di fare un danno. Dalla pandemia si esce insieme, non con uno Stato che ordina e un cittadino che esegue”.

Al netto dei toni che in qualche caso possono esser stati anche esagerati, ieri Trieste ha dato prova, per la seconda volta in pochi giorni, di grande coraggio. Sì, quella piazza piena di persone è un fatto molto importante perché ridà un po’ di speranza all’Italia tutta e fa capire che c’è ancora qualcuno in questo paese che si sente cittadino e non suddito. Che manifesta per ciò che è giusto e lo fa davvero nei panni di Davide contro Golia, mica come Greta e compagni. Non avrà il favore dei grandi media nazionali, è vero, ma chi era in pizza ieri si è guadagnato di certo il rispetto di tutte le persone libere. La speranza è che il vento di libertà che sta soffiando a Trieste in questi giorni arrivi presto anche nel resto dello stivale.

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