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Per me…. Il Green Pass in Smart Working…. E’ una cagata pazzesca! (92 minuti di applausi)
La realtà internazionale dell’obbligo vaccinale e del greenpass è molto eterogenea. Nella stessa Europa che non ha disposto una direttiva comune, ogni stato ha agito in modo autonomo. In alcuni è completamente abolito, in altri è in vigore parzialmente, in altri è molto restrittivo. Tra questi ultimi ci sono Italia Francia e Grecia che sono state tra le più colpite dal covid. Quindi dire che siamo gli unici è sbagliato.
Ma infatti il DL (che aspetta sempre una ratifica e conversione in legge entro il 22 novembre, non dimentichiamolo!) parla espressamente di luogo di lavoro. L’abitazione privata non è considerata luogo di lavoro. Qualunque altra interpretazione da bulletti di quartiere, siano essi politici, amministratori di azienda o sindacalisti non ha senso. Sempre ammesso che questo dl venga ratificato! Questa deve essere la vera lotta ora: fare in modo che non venga ratificato.
Il garante dice: chi opera in lavoro agile non deve, ripeto non deve possedere alcun paSS. Alcun paSS e relativo QR code può essere controllato a distanza.
Scusate, ma la tessera verde per le casalinghe dove è rimasta? La casalinga non vaccinata costituisce un grave pericolo per chi la frequenta, in particolare se tutta la famiglia, fino al 7′ grado, ha deciso di vaccinarsi…forse la moglie di Draghi non fa la casalinga, e anche i ministri possono contare su colf filippine dotate di passaporto verde. Mi permetto di ricordare al nostro lider Maximo che questa dimenticanza potrebbe mettere in crisi la famiglia media italiana…
Ancora più assurdo chi chiede il green pass anche nei giorni di ferie! E vi assicuro succede.