La riabilitazione di Bettino Craxi non potrà avvenire in quanto la sinistra non ammetterà mai che con Bettino giravano le bustarelle, ma nel partito comunista arrivavano le bustone direttamente dalla Russia.
Riabilitare Bettino significherebbe ammettere che i primi da mandare in esilio sono proprio gli aderenti al partito comunista.
mario
14 Gennaio 2020 16:07
Divagazione, mai visto una così spudorate leccata di piedi alla magistratura come quella del giovin giornalista di ieri seta su Quarta Repubblica.
mario
14 Gennaio 2020 16:04
In qualche modo bisognava pur contrastare la marea di rubli che arrivavano al PCI dalle coop collettori dell’Emilia Romagna. Infatti, dopo tangentopoli e caduta l’URSS, si son chiusi i rubinetti e fallite le coop. Tutta la vicenda va vista sotto il contesto dell’enorme divario economico fra il PCI e gli altri partiti. Diciamo che le tangenti erano una necessità per far vivere la democrazia. Ma trovare un sicario migliore del contadino non era possibile?
honhil
14 Gennaio 2020 16:03
D’allora a ora niente è cambiato. I figli di quella magistratura e i figli di quel Pci continuano, ideologicamente ancora uniti, a camminare, mano nella mano, contro il nemico comune che questa volta si chiama Salvini.
La riabilitazione di Bettino Craxi non potrà avvenire in quanto la sinistra non ammetterà mai che con Bettino giravano le bustarelle, ma nel partito comunista arrivavano le bustone direttamente dalla Russia.
Riabilitare Bettino significherebbe ammettere che i primi da mandare in esilio sono proprio gli aderenti al partito comunista.
Divagazione, mai visto una così spudorate leccata di piedi alla magistratura come quella del giovin giornalista di ieri seta su Quarta Repubblica.
In qualche modo bisognava pur contrastare la marea di rubli che arrivavano al PCI dalle coop collettori dell’Emilia Romagna. Infatti, dopo tangentopoli e caduta l’URSS, si son chiusi i rubinetti e fallite le coop. Tutta la vicenda va vista sotto il contesto dell’enorme divario economico fra il PCI e gli altri partiti. Diciamo che le tangenti erano una necessità per far vivere la democrazia. Ma trovare un sicario migliore del contadino non era possibile?
D’allora a ora niente è cambiato. I figli di quella magistratura e i figli di quel Pci continuano, ideologicamente ancora uniti, a camminare, mano nella mano, contro il nemico comune che questa volta si chiama Salvini.