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I gay, il Papa e la “santa” furbizia d’inseguire le mode - Seconda parte

Vero è che gli omosessuali non possono più venire considerati con la durezza del passato, e che è arrivata fino a Wojtyla, polacco duro, virile, fino a Ratzinger. Ma che pensare quando gli esagitati del gender cavalcano le parole di Bergoglio e rilanciano il ddl Zan-Scalfarotto che è una norma liberticida e fanatica?

Poi si potrà dire che un papa non può preoccuparsi delle minima immoralia politicanti, ma il fatto è che questo papa sembra preoccuparsi solo di quelle. Nobile, cristiano invitare a non escludere più in ragione della sessualità, ma Bergoglio l’argentino, detto il Pampero, non ha trovato una parola per il professore Samuel Paty, decapitato da un fanatico islamico con la complicità di decine di tagliagole correligionari; ed è lo stesso papa che arrivò a giustificare la mattanza di Charlie Hebdo in un vaneggiamento ad alta quota. Francesco sarà anche animato dalle migliori intenzioni, ma a volte si comporta come nei peggiori bar di Caracas, dove regna l’amico Maduro nel nome di quel marxismo leninismo che ha distrutto il paese, anche se per Bergoglio pare l’unica forma di governo accettabile.

Max Del Papa, 22 ottobre 2020

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