Questo articolo descrive magnificamente, il modus operandi del “sinistro medio”… l’emblema dell’ ipocrisia e intolleranza.
Tommaso
2 Aprile 2019 23:19
Alla luce di quanto detto nell’interessante articolo, ciò che mi fa sempre più pena ormai è il Berluska, come il Bossi celodurista amava chiamare il cavaliere più di vent’anni fa. Ricordate, durante le elezioni d’inizio 2018, quando il Berlusconi, per giustificare la sua vicinanza ed alleanza degli anni scorsi coi comunisti del Pd e di tutta l’altra varia sinistra comunista, a quest’ultimi collegata, sosteneva che tutto ciò discendeva dal fatto che i comunisti di oggi erano cambiati e, quindi, convertiti alla democrazia, diversi rispetto a quelli del ’94, all’epoca della sua “discesa in campo”? Era questa dunque la ragione per cui si era deciso ad essere loro alleato? E il bello era che durante i comizi s’infervorava pure a volerci far credere che i comunisti erano divenuti veramente democratici. Mi chiedo: “Sarebbero questi comunisti di oggi il suo modello di democrazia di ieri, quelli, che a dire del Berluska, non sarebbero più gli stessi criminali da lui descritti nel ’94, poiché divenuti democratici? Ma come ha fatto a vedere lucciole per lanterne; a vedere una democraticità in questa genia sempre a caccia di killers, magari per ammazzare qualcuno della parte avversa, o a spingere qualche magistrato a togliere loro di mezzo l’avversario politico, arrestandolo per un qualsivoglia motivo”? E’ proprio vero che il Berluska non ne ha mai azzeccata una,… Leggi il resto »
Davide
2 Aprile 2019 18:59
Grandissimo articolo. Identifica perfettamente il modus operandi di chi si crede “esperto”, nient’altro che la moderna versione del soviet, travestito da “capitalista” o da accademico.
Roberto
2 Aprile 2019 18:13
Finalmente ho capito perché Vittorino Andreoli è sempre a sparar boiate a Mediaset. Infatti mi chiedo come mai lascino parlare Porro, Giordano e Del Debbio…
Questo articolo descrive magnificamente, il modus operandi del “sinistro medio”… l’emblema dell’ ipocrisia e intolleranza.
Alla luce di quanto detto nell’interessante articolo, ciò che mi fa sempre più pena ormai è il Berluska, come il Bossi celodurista amava chiamare il cavaliere più di vent’anni fa. Ricordate, durante le elezioni d’inizio 2018, quando il Berlusconi, per giustificare la sua vicinanza ed alleanza degli anni scorsi coi comunisti del Pd e di tutta l’altra varia sinistra comunista, a quest’ultimi collegata, sosteneva che tutto ciò discendeva dal fatto che i comunisti di oggi erano cambiati e, quindi, convertiti alla democrazia, diversi rispetto a quelli del ’94, all’epoca della sua “discesa in campo”? Era questa dunque la ragione per cui si era deciso ad essere loro alleato? E il bello era che durante i comizi s’infervorava pure a volerci far credere che i comunisti erano divenuti veramente democratici. Mi chiedo: “Sarebbero questi comunisti di oggi il suo modello di democrazia di ieri, quelli, che a dire del Berluska, non sarebbero più gli stessi criminali da lui descritti nel ’94, poiché divenuti democratici? Ma come ha fatto a vedere lucciole per lanterne; a vedere una democraticità in questa genia sempre a caccia di killers, magari per ammazzare qualcuno della parte avversa, o a spingere qualche magistrato a togliere loro di mezzo l’avversario politico, arrestandolo per un qualsivoglia motivo”? E’ proprio vero che il Berluska non ne ha mai azzeccata una,… Leggi il resto »
Grandissimo articolo.
Identifica perfettamente il modus operandi di chi si crede “esperto”, nient’altro che la moderna versione del soviet, travestito da “capitalista” o da accademico.
Finalmente ho capito perché Vittorino Andreoli è sempre a sparar boiate a Mediaset. Infatti mi chiedo come mai lascino parlare Porro, Giordano e Del Debbio…