Commenti all'articolo “Il Padreterno è liberale”, ma la Meloni stia attenta a quelli finti

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mauriziogiuntoli
mauriziogiuntoli
5 Dicembre 2022, 10:20 10:20

Calenda è il tipico italiano che salta sul carro del vincitore con appresso il suo atavico principio “Franza o Spagna pur che se magna!”. Resta Conte cmq il personaggio fatidico di questo Paese. Costa poco, vale poco e ha capito dove vive: in un Paese che in cent’anni ha votato fascisti comunisti e grillini, ha bisogno del caporale che urla, di costosi servizi gratuiti, dove ha fatto due volte il PdCdM invece che il sensale di paese e che rosso o nero che sia sarà sempre Stato/Tasse/Manette, importante è che fascisti e comunisti non ci siano. O così sembri. Tanto se ne accorge solo un liberale, roba da 2%.

Marco
Marco
4 Dicembre 2022, 16:56 16:56

Carissimi, esiste il liberalismo sociale e il liberalismo economico. Se voi siete liberal conservatori, lasciate che Calenda si chiami liberal socialista o liberale progressista.

Alla fine il liberalismo duro, puro e totale sarebbe quello di David Friedman, meglio noto come volontarismo o libertarismo (con i due grossi filoni di anarco-capitalismo e minarchismo).

Fabi0
Fabi0
4 Dicembre 2022, 15:35 15:35

Piccola provocazione…io prima di preoccuparmi dei vari Calenda, Bonaccini, etc mi chiederei se la Meloni stessa sia liberale o condivida in toto i principi liberali citati in questo articolo.
E, se più in generale, dentro FdI ci siano dei liberali (a parte il già ricordato Crosetto). Intendiamoci, la Meloni é sicuramente la meno peggio al momento, ma questi provengono da una storia politica che ha ben poco da spartire col liberalismo e molto più con statalismo & company

Giancarlo 2021
Giancarlo 2021
4 Dicembre 2022, 15:04 15:04

Oggi chiunque si definisce cosiddetto, cioè più meno, che più, liberale, specialmente quello che pur di andare o di rimanere al governo a tutti i costi si allea con un altro chiunque nella speranza di superare quella famosa soglia del 30%, che risulterà poi fatale per la distruzione propria, come quella di tutti gli altri partiti e i movimenti che nei decenni e decenni lo hanno preceduto. Per la gioia, Inno alla Gioia tedesco, di una cosiddetta Europa, più meno che più, che non vede l`ora di ridimensionare tutti i partiti delle Nazioni europee, nel timore che possano conquistare la maggioranza assoluta e comandare da soli. Divide et impera.

Flavio Pantarotto
Flavio Pantarotto
4 Dicembre 2022, 14:51 14:51

Mah! Troppi liberali allo sbaraglio in questo Paese.
Dopo trent’anni di statalismo ora ZAC! Tutti dall’altra parte!
Contrordine, compagni? Ride the tide! Or we’re died!

Pure troppi “Padreterni” che si offrono per salvarci dall’apocalisse.
Virologi, ecologi, economisti, costituzionalisti, futuristi…
Intanto la “riconversione energetica” va a gonfie vele facendoci passare
dal gas al carbone. La crisi dei microchip farà tornare in auge i carburatori?

Più parlano, più il mondo va in direzione opposta.
‘Sti Padreterni…

Testarda
Testarda
4 Dicembre 2022, 14:26 14:26

I voti non li porta calenda o conte ne nessun altro. I voti arrivano dalla buona politica,una politica fatta in favore del popolo in secondo luogo x il paese ed infine x l’europa . Non viceversa

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