Chiesa

Le frasi del Papa nascoste dai media: “Aborto è omicidio di killer prezzolati”

Il Pontefice in un libro rivela: “Qualcuno sperava lasciassi. Io mai Papa emerito”. Ma le frasi su utero in affitto e gravidanze non vengono enfatizzate dai media

papa bergoglio © Olga Lioncat tramite Canva.com

Nella sua autobiografia “Life. La mia storia nella Storia“, che verrà pubblicata il 19 marzo da Harper-Collins, Papa Francesco si apre su vari aspetti della sua vita, dalla salute alle relazioni interpersonali, fino a toccare questioni di rilevanza dottrinale che hanno segnato il suo pontificato. Attraverso le pagine di questo volume, il Pontefice offre uno sguardo sulla sua esperienza personale e spirituale, denunciando quello che forse molti sapevano: ovvero che ogni qual volta si ammala, in Vaticano c’è chi spera che possa morire per dare il via al nuovo Conclave. Ma soprattutto Bergoglio parla di aborto e di utero in affitto, utilizzando parole molto dure che – al contrario di quanto Francesco si esprime sugli omosessuali – non sono state per nulla enfatizzate dai media italiani che hanno riportato le anticipazioni.

Francesco, il ricovero e il “Papa emerito”

Uno dei punti salienti del libro riguarda la salute di Papa Francesco. Negli ultimi tempi, il Pontefice ha affrontato alcune sfide in questo ambito, tra cui un’operazione per una stenosi diverticolare sintomatica del colon nel luglio 2021. Questi eventi hanno alimentato speculazioni e discussioni tra i cardinali riguardo la possibilità di un futuro conclave. Tuttavia, il cardinale Pietro Parolin ha ridimensionato queste voci, mentre il Papa ha commentato con una certa ironia le congetture e le manovre politiche che tendono a emergere in tali circostanze. “Qualcuno era più interessato alla politica, a fare campagna elettorale, pensando quasi a un nuovo conclave – si legge nel libro – State tranquilli, è umano, non c’è da scandalizzarsi! Quando il Papa è in ospedale, di pensieri se ne fanno molti, e c’è anche chi specula per proprio tornaconto o per guadagno sui giornali. Per fortuna, nonostante i momenti di difficoltà, non ho mai pensato alle dimissioni”. Nè in quei momenti, né ora. “Penso che il ministero petrino sia ad vitam e dunque non vedo condizioni per una rinuncia. Le cose cambierebbero se subentrasse un grave impedimento fisico, e in quel caso ho già firmato all’inizio del pontificato la lettera con la rinuncia che è depositata in Segreteria di Stato – spiega Bergoglio – Se questo dovesse succedere, non mi farei chiamare Papa emerito, ma semplicemente vescovo emerito di Roma, e mi trasferirei a Santa Maria Maggiore per tornare a fare il confessore e portare la comunione agli ammalati. Ma questa è un’ipotesi lontana, perché davvero non ho motivi talmente seri da farmi pensare a una rinuncia. Qualcuno negli anni forse ha sperato che prima o poi, magari dopo un ricovero, facessi un annuncio del genere, ma non c’è questo rischio: grazie al Signore, godo di buona salute e, a Dio piacendo, ci sono molti progetti ancora da realizzare”.

Il rapporto con Benedetto XVI

Un altro tema cruciale affrontato nel libro è la relazione con Benedetto XVI. Papa Francesco esprime rammarico per come la figura del Papa emerito sia stata oggetto di strumentalizzazioni. A differenza del suo predecessore, ha manifestato l’intenzione di mantenere il suo ruolo “ad vitam”, a meno che non si verifichino gravi impedimenti fisici. Per questa eventualità, ha già preparato una lettera di rinuncia, specificando però che, in tal caso, preferirebbe essere chiamato vescovo emerito di Roma. “Mi ha invece addolorato vedere, negli anni, come la sua figura di Papa emerito sia stata strumentalizzata con scopi ideologici e politici da gente senza scrupoli che, non avendo accettato la sua rinuncia, ha pensato al proprio tornaconto e al proprio orticello da coltivare, sottovalutando la drammatica possibilità di una frattura dentro la Chiesa”.

Dall’aborto ai matrimoni gay

La questione LGBTQ+ nella Chiesa è un altro argomento significativo trattato da Papa Francesco, che continua a promuovere un approccio di inclusione. Ha ribadito il suo sostegno alle benedizioni per le coppie “irregolari” come espressione dell’amore di Dio per ogni persona. Questa posizione, per quanto apprezzata da alcuni, ha generato tensioni con alcune conferenze episcopali. Inoltre, il Pontefice ha evidenziato l’importanza di garantire una copertura legale alle coppie dello stesso sesso, pur mantenendo una netta distinzione con il sacramento del matrimonio. Durissimo, invece, sull’aborto che la Francia ha inserito in Costituzione: “Dobbiamo difendere sempre la vita umana, dal concepimento fino alla morte; non mi stancherò mai di dire che l’aborto è un omicidio, un atto criminale, non ci sono altre parole: significa scartare, eliminare una vita umana che non ha colpe. È una sconfitta per chi lo pratica e per chi si rende complice: dei killer prezzolati, dei sicari! Mai più aborti, per favore! È fondamentale difendere e promuovere sempre l’obiezione di coscienza”. Infine, il Papa condanna anche l’utero in affitto, “una pratica inumana e sempre più diffusa che minaccia la dignità dell’uomo e della donna, con i bambini trattati come merce”.

Ps: le parole di Bergoglio sono magicamente scomparse dal pezzo di Repubblica

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