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Il Salone del libro e la censura del politicamente corretto - Seconda parte

E a farsi censori e invocare le cacciate sono spesso quelle organizzazioni che dovrebbero rappresentare coloro che sono stati perseguitati per secoli: gli omosessuali. Leggiamo infatti da un articolo di Antonio Grizzuti sulla «Verità» dell’8 maggio che alcune organizzazioni Lgbt italiane vorrebbero che gli editori introducessero un «codice etico» per i libri che pubblicano, per impedire che essi stampino testi considerati «offensivi» per le minoranze. Ovviamente, l’editore che si dovesse rifiutare di utilizzare questo codice, e quindi di rendere schiave le sue scelte culturali dei diktat degli Lgbt o di altre organizzazioni, verrebbe subito additato come sospetto, se non parte integrante della temibile onda nera.

Per ora queste notizie ci fanno sorridere. Ma facevano sorridere anche anni fa negli Usa, in Inghilterra e in Francia. E ora guardate dove sono finiti.

Marco Gervasoni, 8 maggio 2019

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