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Sfuma, forse, la candidatura di Ilaria Salis. Che si tratti dell’ennesimo “errore di comunicazione” di Elly Schlein? Da giorni infatti non si fa altro che parlare di un possibile posto in lizza per l’attivista italiana detenuta a Budapest e dal Nazareno non erano mai arrivate smentite ufficiali. Anzi: se ne parlava apertamente, per quanto in molti tra i dem storcessero il naso. Solo stasera, dopo l’incontro col padre Roberto, la segretaria del Pd ha chiuso la porta all’ipotesi che “in questo momento” (e domani?) “non è in campo”.
Schlein si lamenta per aver letto “elucubrazioni su trattative”: “Non c’è in corso nessuna trattativa”, ha spiegato la leader del Pd durante la trasmissione Cinque Minuti condotta da Bruno Vespa. “Ho voluto incontrare, come stanno facendo tanti altri esponenti politici, il padre di Ilaria Salis per discutere con lui come possiamo essere utili per togliere una cittadina italiana, di cui sono gravemente lesi i diritti e la dignità, da una situazione come quella in cui si trova quando viene portata in ceppi in catene”. E la candidatura? “Terrei fuori situazioni delicate come queste dal totonomi”.
Eppure lo stesso Roberto Salis aveva discusso apertamente dell’ipotesi, facendo capire che la possibilità sarebbe stata ben accetta se Ilaria fosse stata messa in condizione non solo di correre ma anche di conquistare un seggio. Non è mancato il fastidio della famiglia per una comunicazione che andava “gestita meglio”, senza far trapelare “un’informazione prima che tutti fossero allineati”. Senza Ilaria, ci sarà almeno Elly in lista? Su questo, Schlein non si scompone: “Come sempre detto, stiamo costruendo la squadra perché in un partito che non è personale ma plurale la prima cosa che viene è la squadra”. Chi vivrà vedrà.
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