Il caffè, oltre che un rito quotidiano, è un’arte: dalla coltivazione alla lavorazione, dalla preparazione alla mise en place. Soprattutto quando si parla di illycaffè sia per i suoi ricercati blend (oltre 8 milioni i caffè illy degustati ogni giorno in più di 140 paesi del mondo) sia per le tazzine che il gruppo trasforma in quadri con le sue collezioni d’arte, molto ricercate anche dai collezionisti. Ecco perché non stupisce la decisione di illycaffè di rinnovare il proprio sodalizio con la Biennale Arte di Venezia. Evocativo il titolo: “Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere”. Connubio che l’azienda guidata dall’ad Cristina Scocchia arricchisce appunto con una nuova illy Art Collection. A firmarla sono quattro artisti emergenti latino-americani, scelti dal curatore di Biennale Arte 2024 Adriano Pedrosa tra quelli che espongono all’interno della mostra.
Gli artisti coinvolti
Le tazzine illy sono così diventate ancora una volta “tele” bianche, sulle quali la guatemalteca Paula Nicho, il peruviano Rember Yahuarcani, il colombiano Aycoobo e il collettivo brasiliano Mahaku, hanno espresso la propria creatività, saldamente radicata nella cultura della loro terra. La nuova collezione è stata svelata pochi giorni fa nella bellissima cornice delle Procuratie Vecchie di Piazza San Marco a Venezia. Le sale di The Home of Human Safety Net si sono trasformate per l’occasione in ambienti legati ai decori delle quattro tazzine della collezione, offrendo ai visitatori l’occasione di immergersi facendo pochi passi nella vegetazione della foresta amazzonica di Aycoobo e nelle geometrie della natura dei Mahku, nell’armonica bellezza fiorita dei territori del Guatemala di Paula Nicho e nei contrasti colorati del Perù di Rember Yahuarcani).
Cristina Scocchia: “Inclusione e ambiente sono valori centrali per illycaffè”
“La nuova illy Art Collection, che riprende il tema della Biennale Arte 2024, è dedicata a chi è straniero o lontano e promuove, attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea, le diverse forme di dialogo e di inclusione, che spaziano dal rispetto per le radici e la cultura di tutti i popoli all’importanza di vivere in equilibrio con la natura, valori che illycaffè appoggia lungo tutta la filiera, ponendo sempre la persona e l’ambiente al centro di ogni sua attività”, spiega Cristina Scocchia. Giova ricordare che fin dalla nascita illycaffè ha orientato le proprie strategie verso un modello di business sostenibile, impegno che ha rafforzato nel 2019 adottando lo status di Società Benefit e nel 2021 diventando la prima B Corp tra le aziende italiane del caffè. Un percorso ESG coronato un altro primato: il primo caffè certificato regenagri.
Il parterre de roi e il concerto di Martire
Erano presenti alla kermesse veneziana sia gli artisti, sia il presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco e il curatore di Biennale Arte 2024; a fare gli onori di casa ci hanno pensato il presidente di illycaffè Andrea Illy con la moglie Elisabetta e la stessa Scocchia. Nutrito il parterre de roi degli ospiti: da Tamu McPherson a Candela Pelizza, da Vera e Viola Arrivabene a Giulia Peyrone, da Alex Riviere Sieber a Sveva Alviti da Cosima Auermann a Marlies Pia Pfeifhofer e a Ildo Damiano. Il titolo della Biennale Arte “Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere” rappresenta però anche uno stimolo a riflettere sulle mille sfaccettature che ognuno di noi dà a questa definizione. E, quindi all’importanza dell’inclusione. A simboleggiare l’idea di apertura verso tutti gli stranieri della Serenissima, da sempre “capitale” dei commerci e quindi “città del mondo”, illycaffè ha voluto offrire un concerto del giovane compositore e pianista italiano Alessandro Martire che ha lasciato volare le sue note nel verde dei Giardini Reali di Venezia, affollati di pubblico.
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