Cronaca

Immagini tagliate, frasi decontestualizzate. È credibile l’inchiesta di Fanpage?

Qualcosa sembra non tornare nella ormai celeberrima inchiesta di Fanpage sulla “lobby nera”. In attesa che la magistratura si pronunci ufficialmente, e nonostante presunte fonti della procura di Milano parlino di “inchiesta fedele al girato”, ieri sera, a Quarta Repubblica, un servizio a firma di Claudio Rinaldi ha mostrato in maniera inequivocabile come la stessa frase del “barone nero” Jonghi Lavarini sia stata inserita e montata due volte, vale a dire in entrambe le puntate della video-inchiesta e riferita dunque a due contesti differenti. 

Come spiega bene il servizio, nella prima puntata in cui l’inchiesta punta i riflettori su Fdi e Carlo Fidanza, il barone nero si esprime così: “Se vogliamo riprenderci il governo di Milano, ci deve essere spazio anche per noi”. Pronuncia queste parole stando in piedi, con alle spalle delle vetrate scure e alla sua destra un uomo, seduto, che rientra nell’inquadratura. 

Ecco, se si osserva attentamente le immagini di entrambe le video-inchieste, non potrà non risultare evidente come la seconda porzione di frase, vale a dire “ci deve essere spazio anche per noi”, viene riproposta paro paro anche nella secondo puntata quando, però, ad essere messi in mezzo sono il partito di Salvini e due esponenti lombardi del Carroccio, Angelo Ciocca e Silvia Sardone. “In un grande partito come la nuova Lega – dice il barone nero – ci deve essere spazio anche per noi”. E non vi è alcun dubbio che le immagini siano le stesse. Identica postura, stesse vetrate scure alle sue spalle, stesso uomo alla destra. Insomma, è proprio la stessa frase utilizzata due volte. E a confermarlo ci sono anche i tagli del montaggio che vengono effettuati prima della parola “ci”. Il primo netto e visibile, per quanto ben fatto e il secondo nascosto con un’immagine di copertura.

Dunque, anche non avendo visionato tutto il girato, come chiedeva Giorgia Meloni, che temeva proprio furbate di questo tipo, una prima certezza sembra esserci già: quella frase, con tutta probabilità, è estranea ad almeno uno dei due contesti. E non è la prosecuzione naturale delle due frasi precedenti dati i tagli.

Questa operazione sarà stato fatta in buona fede o no? Avrà in qualche modo alterato il significato di una delle due situazioni o anche solo presentato sotto una luce utile a qualcuno alcuni eventi, oppure può essere ritenuto un fatto di poco conto nell’ambito totale dell’inchiesta? Questo non lo possiamo sapere.

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