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Io sono un’attività non essenziale

Se la prima volta è un’emergenza sanitaria, la seconda è un’emergenza governativa. Domenico Arcuri è il commissario all’emergenza. O si cambia il commissario o si toglie lo stato d’emergenza perché insieme, ormai, è chiaro che non possono stare.

A Vinovo, in Piemonte, è andato in scena il primo caso di delazione (la famosa segnalazione teorizzata da quel grande statista liberale del ministro della Salute). Un uomo ha chiamato i carabinieri segnalando il reato di cena dei vicini (che erano in 6 e tutti con la mascherina). Siccome è morto Alfredo Cerruti, fondatore e voce degli Squallor, il giusto commento per questa grande ed efficace strategia anti-Covid è la citazione da “Pierpaolo Il Rivoluzionario” (Pace, Bigazzi, Savio): “… ma non vi sputate mai in faccia?”.

Quando i fascisti invasero la casa di Croce (e furono cacciati via a pedate), il filosofo disse: “Ho ricevuto la visita dello Stato etico”. Oggi la storia ha rischiato di ripetersi ma, ecco la differenza, con la presunzione da parte del governo della sinistra ex comunista di essere legale ossia di essere veramente lo Stato etico. La “religione della libertà”, questa sì, caro presidente Mattarella, è una “cosa” seria.

Il presidente del Consiglio, l’avvocato del popolo professor Giuseppe Conte, dice che se ci sarà o no il lockdown dipenderà dal comportamento vostro: se sarete cattivi ci sarà, se sarete buoni vi farà un regalo. Ve l’ho detto, ma voi non mi credete: se le cose vanno bene, allora, è merito del governo; se le cose vanno male, allora, è colpa vostra. Quando si dice amare libertà e serietà.

Tre cosette

Io sono un’attività non essenziale.

Come funziona la mente totalitaria? Così. Coprifuoco. Chiusure. Lockdown. Delazioni. Colpevolizzazioni. Però, si capisce, per il bene dell’umanità. Che significa comunista? Due volte fascista.

La gara

Il virus corre avanti e il governo corre dietro. Non lo prenderà mai. Il virus, infatti, non si rincorre ma si attende nei presidi sanitari territoriali disposti per la sorveglianza attiva che non abbiamo. Purtroppo, il governo ha sprecato ben 9 mesi di tempo e ora vi accusa di aver fatto un’estate vivace mentre adotta il coprifuoco e prepara un lockdown mascherato che già esiste nella testa degli Italiani statali e statalisti. E pensare che basterebbe un uomo politico autorevole capace di dire la verità e non creare allarme sociale che, invece, è usato come alibi e sfruttato per tenere su un governo illiberale e dannoso.

Il “bene comune”

Non dovete lavorare perché va tutelato il “bene comune”, però le tasse le dovete pagare perché servono i soldi per il “bene comune”.

La differenza tra i comunisti di ieri e i benecomunisti di oggi è che i comunisti volevano sì l’esproprio ma almeno riconoscevano valore e necessità del lavoro, mentre i benecomunisti vogliono ancora l’esproprio ma credono, come Pinocchio, che i soldi nascano sull’albero degli zecchini d’oro in Campo dei miracoli.

Lo sceriffo ha chiuso le scuole certificando, dopo sei mesi di annunci e di mancata organizzazione della sanità regionale, il suo fallimento.

La letterina

Signor Vincenzo De Luca, presidente regione Campania, Le ho sentito chiedere collaborazione e aiuto. Eccomi.

Mi sia consentito, però, dirLe che può avere maggior collaborazione se la smetterà di apostrofare i campani come: “Imbecilli, stupidi, idioti”. I miei e i Suoi concittadini non sono imbecilli, mentre proprio Lei rischia di fare la figura dello stupido se continua ad avere come obiettivo di fermare il mondo e bloccare la vita. Se ci troviamo in queste condizioni è perché Lei aveva detto che eravamo pronti, mentre ora si scopre che la sanità non regge. I bluff si pagano. Si dedichi a rafforzare la sanità, non crei allarme sociale, non sia arrogante, non dia dell’idiota a nessuno e vedrà che i cittadini, come già fanno da tempo, saranno prudenti, collaborativi e attueranno la prevenzione.

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