Rassegna Stampa del Cameo

Italia e Svizzera unite, sogno folle di un vecchio millenial - Seconda parte

E allora vai! Andiamo all’altare! Noi giovani millenial di entrambi i paesi proponiamo due reciproci referendum. Li vinceremmo alla grande. Noi giovani amiamo l’Europa, non l’Unione europea. Stante il valore degli asset la soluzione sarebbe obbligata: il franco come moneta (BNS assorbe Bankitalia), quindi unificare i debiti pubblici (sarà un bagno di sangue per il franco, dall’attuale 40 di rapporto debito-pil passerebbe forse a 100), ma se il governo della nuova Confederazione fosse, per statuto, diciamo per i primi 5-10 anni, affidato solo a politici e tecnici svizzeri, la credibilità sul mercato verrebbe rapidamente ripristinata. Loro simuleranno Cavour, noi i Borboni, poi, il gioco dell’integrazione, della meritocrazia, della democrazia, riprenderà, e farà il suo corso. Dominati per dominati meglio la Svizzera (almeno loro sono dei vincenti), che i declinanti Francia e Germania.

Con il modello dei Cantoni, il potere centrale di Roma verrebbe spazzato via in una notte, rimarrebbero solo le buche e la monnezza della Raggi. Le Regioni diventerebbero Cantoni, i PM sarebbero di nomina politica cantonale, via l’Alitalia, diventerebbe Lufthansa come  Swiss, via i birbanti di Autostrade, sostituiti dai competenti delle autostrade svizzere, i ponti privi di manutenzione non crollerebbero, e pagheremmo i costi veri di mantenimento con la “vignetta” (gli attuali proprietari tornerebbero a fare i maglioncini colorati dove eccellono), etc. etc. Sarebbe una meravigliosa rivoluzione copernicana.

Qualche anno fa è uscito un libro La Svizzera, storia di un popolo felice di Denis de Rougemont, che spiega come la grande idea politica unificante svizzera, in tempo di guerre continue, fu di scegliere l’assoluta neutralità del Paese, bloccando così le spinte centrifughe dei Cantoni che avevano storie, religioni, interessi economici diversi. Ecco la parola chiave neutralità. Saremo neutrali, fuori dalla Nato, fuori dai ricatti degli omuncoli di Bruxelles, dall’oracolo di Francoforte, finalmente i nostri quattrini passeranno dai materassi ai forzieri elvetici, così il nostro oro, pagheremo tasse giuste, avremo il segreto bancario, parleremo tre lingue, oltre all’inglese. I nostri partiti di sinistra confluiranno nel PS, i popolari nel PP, gli Ztl di + Europa nel PLR, le destre nell’UDC, così il M5S. Il Quirinale e tutti i Palazzi della politica diventeranno musei, gli attuali abitanti, se lo vorranno, custodi.

E qua mi fermo. La trovo, per un giovane millenial, un’idea stimolante. E’ ora che torni il vecchio che sono, provo a parlarne ai miei nipotini, non sono millenial (sono generazione Z) ma sono ragazzini svegli e perbene. Vi riferirò.

Riccardo Ruggeri, 5 luglio 2019

zafferano.news  

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