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Kamala sembra leghista: “I migranti non vengano in America” - Seconda parte

Che poi questo contrordine non è mica una novità, anche se sentirlo dire da Kamala fa un certo effetto. Dopo anni in cui la sinistra americana s’è strappata i capelli per le immagini dei migranti trattenuti al confine o per i fondi destinati da Trump alla costruzione del muro, i nodi erano già venuti al pettine. Sleepy Joe appena insediato ha dovuto fronteggiare partenze massicce, alimentate dall’idea diffusasi tra gli stranieri che col nuovo regime gli Usa sarebbero diventati l’Eldorado dei profughi. Forse ci sperava la sinistra estrema dem, che infatti oggi già si scaglia contro la “deludente” Harris. Ma poco meno di tre mesi fa il Presidente Biden aveva già dettato la linea usando più o meno le stesse parole di oggi: “Migranti, non venite negli Stati Uniti. Rimanderemo indietro le persone”. Kamala s’è ovviamente adeguata, e in Guatemala ha solo fatto ciò che dovrebbe fare ogni governante: difendere i confini dall’ingresso indiscriminato di stranieri. Magari la cosa la costringerà scendere dal piedistallo progressista su cui era stata eretta in assenza di meriti. Ma i buonisti nostrani se ne faranno una ragione.

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