Nell’ultima trasmissione della Zanzara, il conduttore Giuseppe Cruciani ha commentato con veemenza alcuni dei principali avvenimenti di questi giorni. La sua opinione sulla situazione che si è verificata sulla via Appia a Roma è stata molto chiara: “Da una parte c’è gente che perde tempo, che protesta, e dall’altra delle persone che quotidianamente prendono la macchina per andare a lavorare in mezzo al traffico della capitale. Questo è successo oggi sulla via Appia a Roma. Da una parte un gruppo piccolo di fancazzisti, presunti ambientalisti, dall’altro gente normale un po’ incazzata. Mentre quelli dicevano ‘lo facciamo anche per voi’, ‘c’è il problema del cambiamento climatico’, ‘il mondo sta morendo’, gli altri rispondevano come bisogna rispondere in questo caso “Ve dovete levar”, “levatevi dal cazzo”, “dobbiamo lavorare”. Questa è l’Italia vera, l’Italia reale, non quattro fancazzisti perennemente presenti in tutte le televisioni dove lavoriamo anche noi con grande piacere.”
Cruciani ha poi spostato la sua attenzione su Pietro Tidei, il sindaco di Santa Marinella, lodandolo per aver ricevuto il perdono da parte di sua moglie dopo un presunto affare interno agli uffici comunali: “Un abbraccio fortissimo al sindaco di Santa Marinella, il signor Pietro Tidei, 77 anni che oggi dice che la moglie lo ha perdonato per il fatto che lui si si appartato all’interno degli uffici comunali con una, forse due donne. Ripeto, all’interno degli uffici comunali 77 anni. “Mia moglie mi ha perdonato. Povera, dopo 53 anni di matrimonio non se lo meritava. Si è incazzata ma mi ha perdonato. Ora partiremo qualche giorno insieme”. La grande forza del perdono di una moglie o di un marito di fronte a un esplicito, anche se un po’ estorto, tradimento del marito.”
Infine, ha rivolto la sua critica alla CGIL di Modena per aver rifiutato la presenza del Generale Vannacci: “Terza cosa, il generale Vannacci a Modena la CGIL non lo vuole. Dove arriva l’imbecillità? Fin dove può arrivare l’imbecillità? L’imbecillità risiede in queste parole che vi sto per pronunciare. ‘Alcune parole, alcune idee’ – scrivono questi professori – ‘possono minare la tenuta democratica del paese, la difesa delle minoranze e l’estensione dei diritti universali’. La CGIL di Modena non lo vuole in città. E allora ripeto la stessa domanda, chi è imbecille? Il signore della CGIL che ha scritto queste minchiate o il generale Vannacci con le sue idee?”