Cronaca

La maledizione del Bayesian: morto un sub durante il recupero

Una società sta riportando in superficie il veliero di Mike Lybnch. Tragedia a Porticello: l’uomo ha avuto un malore a 49 metri di profondità

bayesian foto Foto di archivio

Poco fa un sub è morto durante le operazioni di recupero del veliero Bayesian, affondato al largo di Porticello, una borgata vicino a Palermo. La vittima olandese di 39 anni, lavorava per la società Tmc Marine e partecipava ai preparativi per portare in superficie l’imbarcazione. La tragedia si è verificata in immersione. Le autorità stanno indagando sulle cause, che potrebbero comprendere un malore o un malfunzionamento delle apparecchiature subacquee, come la bombola di ossigeno.

Le operazioni di recupero del Bayesian

Il veliero Bayesian, un’imbarcazione lunga 56 metri di proprietà del magnate inglese Mike Lynch, si era inabissato la notte del 19 agosto scorso durante una tempesta. A bordo c’erano 22 persone, sette delle quali hanno perso la vita, incluso lo stesso Lynch e sua figlia Hannah di 18 anni. Per riportare a galla il yacht, la Tmc Marine ha messo in campo alcune delle sue strutture più potenti, tra cui la gru galleggiante Hebo Lift 10 e il pontone Hebo Lift 2, arrivate nei giorni scorsi sul luogo del naufragio. Le operazioni includono il taglio dell’albero alto 72 metri e altre manovre propedeutiche al sollevamento dell’imbarcazione.

Ipotesi sulle cause del decesso

Le circostanze dell’incidente non sono ancora chiare. Una prima ispezione sul corpo del sub non ha mostrato segni di lesioni o ustioni. Tra le possibili cause si sta valutando un malore improvviso o un problema tecnico alla bombola di ossigeno. Non si esclude che la bombola possa aver avuto un malfunzionamento o essere esplosa durante l’immersione. Gli operatori medici presenti hanno tentato invano di rianimare il sub una volta riportato in superficie.

Il naufragio del Bayesian rappresenta uno dei disastri marini più gravi nella recente storia di questa zona. L’imbarcazione riposa a una profondità di 49 metri, e le operazioni di recupero sono particolarmente complesse. Secondo il piano coordinato dalla Procura di Termini Imerese, dopo l’installazione di imbracature di sollevamento in acciaio, inizieranno i lavori per spostare l’albero, il boma e le vele, che saranno momentaneamente abbandonati sul fondale in attesa di essere recuperati.

Il sub deceduto faceva parte di un team specializzato ingaggiato per affrontare operazioni di alta difficoltà, come in precedenti progetti con la Costa Concordia. Tuttavia, l’incidente di oggi ha fermato temporaneamente i lavori, mentre carabinieri e Guardia Costiera raccolgono più informazioni. La zona di Porticello rimane sotto stretto controllo per assicurare la sicurezza delle operazioni in corso. Il cronoprogramma della Procura prevedeva di concludere questa fase entro il 20 maggio; tuttavia, l’incidente potrebbe portare a ritardi.

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