Appunti sudamericani

La minaccia nell’asse Lula-Xi Jinping

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Pechino celebra il ritorno al potere del “vecchio amico” Lula in Brasile

Il Global Times, il più autorevole quotidiano di propaganda del governo cinese, ha celebrato che Lula visiterà la Cina nei primi tre mesi del 2023, una mossa che sottolinea l’importanza che darà a Pechino nella sua politica estera. “Siamo convinti che sotto la guida strategica del presidente Xi e del presidente Lula, il partenariato strategico globale Cina-Brasile raggiungerà una nuova crescita, farà nuovi progressi, contribuirà alla pace e alla stabilità regionale e mondiale e promuoverà la prosperità comune”, ha dichiarato ieri la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning.

Xi ha inviato personalmente una lettera a Lula in cui, secondo i media cinesi, ha espresso la volontà che i due “guidino e spingano la partnership a un livello superiore da una prospettiva strategica e di lungo termine, in modo da beneficiare i due paesi e la loro gente”.

Cina ed Ecuador firmano un accordo di libero scambio

“Buone notizie per l’inizio del 2023. I negoziati per l’accordo di libero scambio tra Cina ed Ecuador si sono conclusi con successo”, ha dichiarato ieri il presidente Guillermo Lasso, di centro destra, su Twitter. “Le nostre esportazioni avranno un accesso preferenziale al più grande mercato del mondo, le nostre industrie potranno acquistare macchinari e input a costi inferiori”. La Cina è già oggi il principale partner commerciale dell’Ecuador.

La Florida denuncia la crisi umanitaria per i balseros cubani

Ne stanno arrivando una media di 200 al giorno, il 400% in più rispetto all’ultimo anno. Un flusso incessante di imbarcazioni precarie sta invadendo le Florida Keys nelle ultime settimane e che ha portato Rick Ramsay, lo sceriffo della contea di Monroe, dove si trova questo insieme di isole nel sud della Florida, a denunciare la “crisi umanitaria senza precedenti che si registra in questa parte del paese”.

Biden apre a Cuba

A partire da ieri i cubani non dovranno più recarsi a Georgetown, in Guyana, per elaborare i loro visti di immigrazione per andare negli Stati Uniti. Il governo degli Stati Uniti riprende infatti le interviste per questo processo presso la sua ambasciata a L’Avana, dopo 5 anni.

Paolo Manzo, 5 gennaio 2023


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