Commenti all'articolo La sinistra e le giurie di qualità in democrazia

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bazarov
bazarov
18 Febbraio 2019, 11:07 11:07

Gervasoni lei ha espresso in grande stile e con incomparabile cultura quello che io penso da molto tempo. Purtroppo non riesco mai a vederla in quei penosi talk show, anche culturali, dove si ammanniscono le più squallide banalità e menzogne ad un pubblico che viene così martellato dalla propaganda e dai luoghi comuni. Il tutto per difendere le rendite di posizione di una minoranza di raccomandati, che rappresentano la sempre più asfittica nomenklatura del Paese. Gervasoni, si renda più visibile. L’Italia ha bisogno di idee valide e di cultura autentica.

Orlo
Orlo
13 Febbraio 2019, 20:28 20:28

Il referendum,secondo l’art. 75 della costituzione tra altre prerogative,impedisce referendum sui trattati internazionali.
Comunque è materia nuova per continuare a pensare superflue qualunque riforme dello Stato.
La lega era favorevole alla UE fino a quando nn si è trovata al governo con Berlusconi nei giorni dello spread a 500.
Da li le scelte erano due,o si riformava,o si dava la colpa al gomblotto antitaliano.
Oltremodo il governo Monti implemento la linea lasciata in eredità dal governo precedente,con i voti dei leghisti,del disegno di bilancio pluriennale 2012-2014.
Senza dimenticare che i “monti bond” furono figliati sul residuo dei mitici “Tremonti bond”.

Salvatore
Salvatore
13 Febbraio 2019, 19:10 19:10

Giuria di qualità ? E chi saranno mai questi controllori di qualità? E poi ci dovrebbero essere pure i controllori dei controllori : Quis custodiet custodes! L’ esperienza storica, anche quella recente, quella dei PURI finisce spesso per essere sempre la Volontà dei DURI, duri di comprendonio e di cuore. La via della Purezza assoluta e disumana porta sempre alla Razza Superiore. Per la Tav, per esempio, si faccia un referendum, punto e basta. Per entrare in Europa, nella PME( Premiata Macelleria Europea), il referendum fu evitato con dolcezza e delicatezza “democratica “. Tutto si può fare. La cosa più facile è ingannarsi a vicenda, ingannando il Pueblo e facendogli credere qualsiasi frottola. La qualità più importante, a livello personale e sociale, è quella dell’ onestà morale intellettuale culturale, che esige un continuo sforzo di distacco critico e autocritico. Mi sto divertendo alla grande queste mattinate leggendomi e rileggendomi Giovannino GUARESCHI, esemplare indomito e umanissimo di questa rara qualità. Bellissimo, il racconto letto or ora : il commercio, vale a dire se si può vendere l’ Anima ! Nero, il muratore che aveva venduto l’anima al vecchio agrario novantenne Molotti, si pente in qualche modo per la stupidaggine commessa : ” Sentite, dice Nero a Molotti sull’aia, sono stato uno stupido a non pensarci prima. Comunque meglio tardi che mai.… Leggi il resto »

Alex
Alex
13 Febbraio 2019, 18:50 18:50

Il Gervasoni è (diventato?) il ‘tipico’ (?) liberal-conservatore de noantri, pronto a cavalcare le ondate modaiole del momento (quali che siano, basta che non siano di sinistra e stiano al governo), che cita Croce, Hayek e finanche Rothbard e poi twitta ‘gilet gialli siamo con voi’ in funzione anti-Macron e anti-europeista (condivisibile peraltro quando è opposizione al progetto di mega stato lontano anni luce da qualsiasi confederazione o progetto federalista) e para-nazionalista, ma non si preoccupa minimamente né dei metodi di protesta, di certo non liberali, né del ridicolo ‘programma’ economico dei gilet, di fronte al quale trasalirebbero non solo un Hayek o un Rothbard, ma anche un Einaudi o un Croce. Tipico degli ‘intellettuali’ italiani (da sinistra a destra), notoriamente scarsi quanto a cultura economico-finanziaria e fossilizzati solo e unicamente sulla storia delle ideologie e del pensiero politico, sul quale sono inevitabilmente costretti a ripiegare e nel quale sono inevitabilmente costretti a rinchiudersi, allontanandosi da qualsiasi sano realismo e pragmatismo. Ne conseguono letture puramente ideologiche e grandi narrazioni o contro-narrazioni – esemplare la critica trasversale al ‘neoliberismo’ come fosse la forza che plasma la realtà del mondo. Lungi da me proporre a contrario letture economicistiche e deterministiche che non riconoscano autonomia alla sfera politica. Qualcuno citava giustamente Aron nei commenti. Il caro Aron riconosceva non solo l’autonomia suddetta ma… Leggi il resto »

Giulio
Giulio
13 Febbraio 2019, 18:46 18:46

Ennesimo bellissimo articolo di Marco Gervasoni, di cui per altro non mi perdo mai una puntata di “La Verità alle Sette” con Capezzone.

L’idea di abolire il suffragio universale a favore di quello dei competenti, pone anche un altro problema: come selezionare i competenti ? Chi li nomina ? In base a quali requisiti ?
E’ solo dittatura.

Orlo
Orlo
13 Febbraio 2019, 18:15 18:15

Caro Cambiaso,col tuo discorso appari impreparato sulla nostra repubblica che è parlamentare e dsllo stesso trae la fiducia. Col tuo ragionamento nn ci dovrebbe essere questo governicchio di burattini senza nemmeno il burattinaio. Dei pupi con la clava orientata sempre verso gli ultimi che blandiscono con 4 soldi assai difficili,oltremodo,da ottenere,dando spazio a chi se ne intende di vivere in povertà assoluta senza farsi mancare niente. Comunque um governo nn eletto dal popolo,sempre seguendo il tuo argomentare,visto che in campagna elettorale sia lega che 5s,e anche dopo,i due futuri sposi nn è che erano propio sulla stessa linea. Ma il nostro sistema parlamentare consente questo e altro tutto perfettamente democratico. Sempre il vituperato “comunista” Renzi col suo superamento del bicameralismo,legato al doppio turno aveva propio in mente quello che tu e i tuoi compagni,chiedete ma vi guardate bene dal vedere realizzato. Con l’italicum si avrebbero avuti governi di lista dove gli oneri e gli onori nn sarebbero stati declinabili a nessun ostacolo di coalizione. Ma codesto approccio politico estinguerebbe di botto personaggi del calibro di “capitan findus”,dal momento che come ministro dell’interno avrebbe dovuto dimostrarsi all’altezza di un Paese con 5 mafie certificate presenti e autoctone. Invece,oggi,si occupa pure del latte di pecora impegnandosi(anzi impegnando!!!)a dare il residuo del mancante del 1 euro litro che i pastori vorrebbero. Ma anche… Leggi il resto »

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