Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato alcune delle polemiche recenti che hanno animato il dibattito pubblico italiano e internazionale. Il conduttore ha esordito parlando delle critiche mosse alle forze dell’ordine italiane per l’uso delle fascette sui migranti e l’uso delle felpe durante le operazioni: “Allora ragazzi, si è parlato parecchio sui media, non tra le persone normali, ma sui siti, nell’informazione eccetera. Si è parlato molto della questione delle fascette ai migranti e delle felpe della polizia indossate. Altra polemica assurda”, ha detto Cruciani. “Negli ultimi giorni ci sono stati 40 agenti feriti tra polizia, carabinieri, forze dell’ordine. Questo agente mi ha detto ‘ma a noi chi ce lo fa fare, ma chi ce lo fa fare di andare praticamente inermi, impotenti in strada?’ E si parla della felpa, e si parla delle fascette, ma non rompete i coglioni”.
Cruciani ha poi affrontato il tema della percezione di Trump nel mondo intellettuale italiano e non: “Quelli che dicono che Trump mette in pericolo la democrazia americana, quelli che dicono che sembra un dittatore, anche in Italia, di rimbalzo anche in Italia, sono gli stessi che dicevano che Berlusconi voleva sovvertire tutto. Gli stessi che poi lo hanno detto di Salvini e della Meloni, chiamata anche Ducetta. Se non la pensi come loro, sei automaticamente un sovversivo, sono degli ipocriti, questo è!”.
Infine, Cruciani ha espresso il suo sdegno per le dichiarazioni di alcuni esponenti di sinistra sulla prostituzione: “Ho sentito delle cose incredibili, incredibili da parte di esponenti della sinistra e del radical chic italiano. La prostituzione è definita umiliazione, infibulazione addirittura, un rapporto di potere, come un trapianto di organi, sottomissione, rapporto di violenza, stupro legalizzato. Ma vi rendete conto a cosa è ridotta la sinistra? La prostituzione, che era considerata la liberazione, questa è mia, ci faccio quello che voglio, ma di che cazzo parlate?”.