Politica

L’Autonomia leghista è salva? C’è poco da esultare: ecco la verità

La Consulta boccia il referendum, ma i veri autonomisti hanno poco di cui gioire: della legge è rimasto poco o nulla

© STILLFX e Diego Maravilla tramite Canva.com

La Consulta si è espressa contro l’ammissibilità del referendum sulla legge Calderoli sull’Autonomia differenziata. Pochi avevano previsto questo risultato: la Consulta si pone contro la Cassazione. Ma che altro poteva fare? Proprio su questo giornale fui tra i pochi a sostenere la tesi dell’ inammissibilità del referendum. Ma oggi nessuno tra gli opinionisti ha veramente capito quello che è successo. Tutti esultano: non ci sarà in Italia nessuna “guerra civile” tra il Nord e il Sud sul referendum. Ma va là, che esagerazioni in un tempo in cui a votare vanno sempre meno, la “guerra civile” la si fa per avere l’ultimo telefonino o le nuove scarpe di non so chi.

Più di tutti ad esultare è la Lega per bocca di Zaia e di Romeo, il nuovo segretario della Lega lombarda. Un vero autonomista ha però ben poco da esultare. Vediamo perché. La Corte ha bocciato il referendum perché essa medesima aveva già bocciato la legge di Calderoli. E dunque il referendum era diventato del tutto superfluo. Oggi tanti commenti ma nessuno che ponga veramente il dito nella piaga. Già l’autonomia era un ripiegamento rispetto al federalismo ma ora l’autonomia si limiterà a materie “non Lep” prive di rilievo. Un dolcificante per un caffè acido.

Le risorse del Nord andranno ancora al Sud e non vi sarà nessuna vera autonomia se i “danè” non restano nelle regioni che li hanno prodotti. Chi lo spiegherà ai Veneti e ai Lombardi che hanno votato un referendum nell’ottobre del 2017 per una vera autonomia e alla fine di troveranno solo il suo simulacro? Non si sentiranno alla fine traditi da Zaia e da tutti quelli che oggi parlano di vittoria dell’autonomia quando in realtà è solo una vittoria apparente? Occhio, perché alla fine il Nord non si sentirà più rappresentato neppure dalla Lega e allora nasceranno altri soggetti che si faranno carico del problema.

Paolo Becchi, 22 gennaio 2025

Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis).