Politica

“Lo farà il giorno di Hitler”. Repubblica ha perso la brocca su Trump

trump repubblica

La cosa se si vuole divertente, ma per non andar nel tragico, con Trump è che tutti pretendono di capire cosa abbia in mente quando lui è uno dei pazzi che si palleggiano il mondo, punto e basta. Ne deriva una confusione babelica anche perché i suoi pari non sono meglio: autocrati che governano la politica con la logica finanziaria, strumenti e guerre finanziarie, dazi e controdazi, attacchi smentiti mentre vengono lanciati, “baciatemi il culo” e subito dopo fermi con la lingua, ripassate(la) tra 90 giorni. Essendo il mondo un manicomio, le plebi disseminate non sono meglio, sono avvolte nella stessa logica che sarebbe la totale irresponsabilità in funzione del profitto per cui l’elemento umano è di troppo.

La Babele che siamo, che viviamo può credere alla lucida follia di Trump, lucida se vogliamo consolarci, a quella di tutti gli altri, ma può metterci sopra anche la sua propria dei lunatici, i desideranti, i provocatori: da qualche parte, non si è capito dove ma non è importante, sale la notizia della legge marziale, Trump come Lincoln nel 1861, come Grant 10 anni dopo, ma no, come Hitler, non si capisce neppure se per imporre le sue allucinazioni finanziarie, le sue inique sanzioni, o se per tutelare gli ebrei, chissà da cosa, o se per punirli, chissà per cosa, comunque scatta la corsa al panico, la comunicazione che ha preso il posto della informazione, la propaganda pubblicitaria strumento della finanza totale parte misteriosamente, va per logiche sue, deliranti o interessate, diventa nube tossica, non la fermi più. Di Marziale, più che le escandescenze trumpiane, ci vorrebbero gli epigrammi del poeta: “Poco fa Diaulo era un medico, ora è un becchino: ciò che fa da becchino lo aveva fatto anche da medico”.

Siccome la palla galattica riguarda Trump, tenuto in sospetto dittatoriale dalla élite democratica, nessuno fra gli utili fact checker si mette a sbraitare fake news!, fuori contesto, e tutti prendono per buoni l’annuncio fantasma del coprifuoco fantasma, non come quelli di Biden, Conte e Draghi che più c’erano davvero e più li negavano. Annunciato da chi? Da nessuno, dalla “Rete” che è una nube avvolta in una nube o che avvolge una nube. Una nube unica, ecco a cosa è ridotto il mondo manicomio. La Rete, il popolo della Rete, che se mai è un polipo, che a sua volta non esiste, prende ad alimentare una cosa che non esiste, una leggenda; i media, le testate la riprendono e la leggenda diventa realtà; diventa l’unica realtà. Ancora un epigramma: “Oh Elio, tu urli sempre, gridi sempre contro gli avvocati che arringano. Ma non fai ciò gratis; ricevi del denaro per tacere”

Per questa strada abbiamo: i vaccini che se non li prendi ti ammali muori e fai morire (poi si scopre il contrario ma basta far finta di niente, le fontih le fontih si pretendono solo se fa comodo), la fine del pianeta come dicono Greta, Mercalli e Mario Tozzi, la legge marziale di Trump che è pazzo ma non fino a questo punto (la legge marziale vige effettivamente, all’occorrenza, in altre lande democratiche quali Cina e Russia, ma che vogliamo stare a spaccà er capello?). “Oh Massimo, io ti scrocco un invito a pranzo; mi vergogno a dirlo, ma vado a caccia di questo invito. Tu però scrocchi l’invito a pranzo di un altro quindi siamo pari. Io, al mattino, vengo a portarti il mio saluto, ma mi dicono che tu sei andato a salutare qualcuno prima di me: quindi siamo pari. Io ti faccio da scorta e sono il battistrada di un altezzoso signore. Tu fai da scorta a un altro: quindi siamo pari. Ne ho abbastanza di essere uno schiavo, non voglio essere lo schiavo di uno schiavo. Il re, oh Massimo, sia libero da padroni!”.

Non a caso, la psicosi è partita da Tik Tok, che è cinese ed è uno degli strumenti ludici della finanza a fini di spionaggio, poi gli imbecilli (e certi altezzosi signori) provvedono con basso entusiasmo a propagarla, e il gioco è fatto: per i prossimi giorni tutti saranno concentrati a smentire una cosa che non esiste, senza essere creduti, a rilanci di gomblotti, gli ebrei, il biddeberghe, i carbonari, i masoni come diceva er sor Brega, che era comunista cosiiì!, e nessuno capisce più niente ma va bene, va bene così, come cantava Vasco Rossi. Del resto a che serve capire nel mondo manicomio per cui Lamerika è dittatura, la Cina democrazia, tutti che hanno in pancia i debiti di tutti e su questo bilico di ricatti il pianeta si regge. Poi dicono che bisogna avere fiducia, che alla fine fine l’uomo sa quello che fa, che c’è comunque una provvidenza storicistica o metafisica che aggiusta tutto. Si, lo dicono, ma più lo dicono e meno ci credono, perché da credere non è rimasto niente e da capire men che meno, salvo che il mondo è appeso agli scatti di cinque o sei che si credono Napoleone e fanno cose che neppure loro sanno ma che i restanti 8 miliardi pretendono di spiegarti. “Segio afferma che gli dèi non esistono, e che il cielo è vuoto; e ne dà la prova: vede infatti che, negandoli, è divenuto ricco”.

Max Del Papa, 11 aprile 2025

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