Commenti all'articolo L’orgoglio italiano da Luna Rossa agli eroi caduti

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Moissanite
Moissanite
23 Febbraio 2021, 12:00 12:00

Questi natanti non sono più barche a vela ma mostri marini che volano sull’acqua dove gli ingegneri prevalgono sui marinai. Dovrebbero proibirle e tornare alle barche a vela classiche in modo che si possa veramente misurare la bravura di uno skipper. Come per le corse di F1 si dovrebbero fissare dei criteri uguali per tutti che impediscano a questi mostri volanti di esistere.

Sandro Cecconi
Sandro Cecconi
23 Febbraio 2021, 9:05 9:05

Per il Sig. Alessandro:
Sono andato a fare una ricerca e ho trovato che ricordavo bene: il tasso di cambio tra L’Italia e DM a marzo del 1995 rilevato dall’UIC era 1220 Lit per 1DM mentre siamo entrati nell’€ con un cambio di 990 Lit per 1 DM. Ergo con uno svantaggio del 23,23%. Ecco il nostro male. Cio’ per dovere di cronaca.

alessandro
alessandro
22 Febbraio 2021, 19:14 19:14

Per i ” caduti eroi ” di oggi, dopo 60 anni di altri 13 nel Congo……………, pare che questa nazione porti iella agli italiani. Un doveroso condoglianze senza se e magari con dei MA ( perchè??): Tra i Paesi più poveri al mondo, è paradossalmente il più ricco di risorse di tutta l’Africa. Tra le principali voci nell’export, come si legge in un approfondimento dell’Agi, c’è quella dei diamanti, che attirano l’interesse delle multinazionali. E poi le terre rare e il cobalto, fondamentali per l’industria legata alle nuove tecnologie. Proprio con quest’ultimo minerale, infatti, si realizzano le batterie agli ioni di litio. Le ricchezze del sottosuolo fanno gola ai Paesi confinanti, che proprio per le risorse del sottosuolo hanno imbracciato le armi e combattuto quella che è stata ribattezzata come la “Grande Guerra africana”, ma soprattutto alle grandi potenze globali. Non a caso la Cina si è inserita nel mercato fino ad arrivare a controllare quasi il 50 per cento della produzione di cobalto della Repubblica Democratica del Congo, che è il Paese che ne estrae il quantitativo maggiore al mondo. Il soft-power di Pechino si fa strada barattando prestiti a tasso zero e costruzione di infrastrutture con i diritti minerari: ci sono anche petrolio, carbone, coltan, rame, oro, argento, uranio e legname pregiato che arriva dalla seconda foresta pluviale… Leggi il resto »

Gianluca
Gianluca
22 Febbraio 2021, 18:45 18:45

Si, e adesso tutti velisti sfegatati…

alessandro
alessandro
22 Febbraio 2021, 17:40 17:40

Dante nella celebre apostrofe del VI canto del Purgatorio ha espresso sul nostro paese il giudizio più sintetico e lapidario che mai sia stato formulato: «Ahi, serva Italia, di dolore ostello, / nave senza nocchiere in gran tempesta, / non donna di province, ma bordello!». In tre soli versi un condensato di schiavitù (in riferimento alle fazioni e alle divisioni politiche), di dolore, di scompiglio, di corruzione e di malgoverno. Allora l’odio non risparmiava nemmeno i cittadini di una stessa città, visto che gl’Italiani si combattevano persino all’interno delle medesime mura. Come Firenze, così erano divise tutte le città d’Italia, e come Firenze, l’intero Paese era simile ad una ammalata “che non può trovar posa in su le piume, / ma con dar volta suo dolore scherma”. Nel Cinquecento Francesco Guicciardini ravvisava la molla che fa scattare tutte le azioni dell’uomo nel cosiddetto “particulare”, cioè nel tornaconto personale, che generalmente corrisponde al benessere materiale del singolo, ma può anche rivolgersi all’interesse dello Stato: un interesse che interessa poco agli Italiani, i quali, nella maggior parte, pensano solo o prevalentemente a se stessi. A questo proposito Francesco De Sanctis, parlando delle piaghe del nostro Paese, che avevano finito col contagiare anche coloro che avrebbero dovuto curarle, in un saggio dedicato al Guicciardini, dopo aver sottolineato il disinteresse degli Italiani verso la… Leggi il resto »

Sandro Cecconi
Sandro Cecconi
22 Febbraio 2021, 17:32 17:32

Giubilei, Luna Rossa, l’equipaggio tutto personalmente come anche l’armatore, che da ottimo imprenditore della moda e anche di un certo spessore culturale e di visione del nostro Paese, a mio avviso sono esattamente la continuità della nostra gloriosissima storia, cultura e tradizione. Parto tutto dall’inizio. Prada quando è partito aveva in mente l’impresa che si stava apprestando a realizzare. Sapeva la sfida enorme he lo attendeva, era ben conscio delle enormi difficoltà che avrebbe incontrato. Non è di certo impresa da poco. Tutti noi abbiamo dei sogni che desideriamo realizzare ma non basta se non si ha un progetto, una ferrea volontà di realizzarlo e che occorre assolutamente perseguire a qualsiasi costo. Sta dimostrando palesemente la grandezza del l’ideale del Futurismo ovvero “L’idea che diventa azione”. Sicuramente lei mi comprende. E non tenta di realizzare il suo “sogno di mezza estate” attraverso le arti, la scienza, la letteratura, la poesia, la musica e via discorrendo essendo ben coscio che sarebbe una sconfitta disastrosa. Tenta di farlo attraverso un’impresa mai riuscita in precedenza in Italia e ciò dimostra il suo essere imprenditore esperto. Quindi passa alla scelta delle persone adatte al fine da raggiungere riunendo attorno a lui un gruppo di persone di varia estrazione culturale e provenienza che ovviamente dovranno diventare un vero team unito attraverso la consapevolezza che la… Leggi il resto »

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