Commenti all'articolo L’Ue non ha capito la Brexit e gli inglesi. E questi alla fine vinceranno

Torna all'articolo
guest
23 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Roberto Montemurro
Roberto Montemurro
2 Febbraio 2019, 19:41 19:41

Non ho capito molto della no-deal:
1. Controlli al confine nord-irlandese
2. Non pagamento dei 50 miliardi alla UE.
Se e’ cosi’, soprattutto il punto 2., la UE non ha ritorsioni da fare?

Insomma no-deal significa cosa?
Grazie delle risposte.

Luciano
Luciano
2 Febbraio 2019, 14:05 14:05

Secondo me gli inglesi si riprenderano la loro sovranità, la loro moneta e la loro eurofobia…null’altro…per 10/15anni dovranno fare i conti con la realtà, che ad oggi li vede essere solo una isoletta in un grande oceano…che li costingerà a consorziarsi con le ex colonie (USA, Canada, Australia, India…?)

Andrea Salvadore
Andrea Salvadore
2 Febbraio 2019, 3:08 3:08

Non bisogna mai sottovalutare gli imglesi, appartengono a una una nazione che non fu mai invasa, che fu per due secoli la regina del mare e per un secolo la massima potenza mondiale, il cui orgoglio si puo riassumere in una frase che midisse un ufficiale britannico dell’ultima guerra; non c’importa se ci odiano solo vogliamo che ci rispettino”. L’abbiamo visto nella guerra delle Malvine. L’Europa non desta nessuna emozione di amor patrio perché é senza storia e senza tradizione di glorie e di sofferenze comuni. Quantinque lontano dall’Italia da deine d’anni sento un’emozione profonda quando ascolto il Coro dei Lombardi e debbo dire che mi sento forte della mia differenza dai chi mi circonda. Imparai nelle elementari che c’erano per lo meno differenze sociali che si accettano come si accettano differenze religiose, non vanno negate o combattute perché esse semplicemente esistono e come sempre esistiranno. Nella stessa vena parlano invano i propagandisti del multiculturalismo, chi non ha sperimentato e assorbito l’illuminismo, dal quale abbiamo preso i nostri valori di civiltá, é mplicemente impermeabile alla nostra cultura.

Giancarlo
Giancarlo
2 Febbraio 2019, 0:45 0:45

Gigi, lei dice che ci vorrà un secolo affinché la UE diventi una delle grandi. Si legga qualche link. Nei prossimi cento anni l’Africa pare che distruggerà tutto.
https://www.google.it/search?source=hp&ei=aNlUXMCnA8rJrgSHzp_gDA&q=popolazione+dell%27africa+tra+cento+anni&btnK=Cerca+con+Google&oq=popolazione+dell%27africa+tra+cento+anni&gs_l=psy-ab.3…1334.11949..12333…0.0..0.117.2644.38j1……0….1..gws-wiz…..0..35i39j0i131j0j0i22i30j33i22i29i30j33i160.NjJoEdCCrK8

Giovanni
Giovanni
2 Febbraio 2019, 0:38 0:38

In un Mondo sempre più piccolo e globalizzato, con le comunicazioni sempre più veloci, con beni, servizi, lavori, e divertimenti, sempre più simili, lei dice che chiudersi in casa, sarà per gli inglesi una soluzione vincente? Gli inglesi probabilmente non sono cambiati, ma il Mondo qua fuori che è cambiato.

Andrea Salvadore
Andrea Salvadore
1 Febbraio 2019, 23:36 23:36

L’deale dell’Europa é nato con il Jean Cristophe di Romain Rolland, un pacifista ante bellum, ovvero prma della rande Guerra, L’Inghilterra come nazone esiste da quando Guglielmo il Conquistatore fece fare un completo rilievo delle propieta e usanze del paese, condensato nel Domesday Book che é il primo catastro conosciuto in Europa. Si testimonia che fu terminato nel 1083 ed é da quella data che segue senza interruzzioni la storia de Diritto Inglese. Se fossi imglese non avrei mai accettato di obbedire a legislazioni approvate da paesi senza tradizione giuridica o addirittura con tradizioni autoritarie molto recenti. Quel consesso di Bruxelles riunisce rappresentanti di tadizioni profondamente diverse la cui integrazione risponde solo al sogno di un scrittore, Romain Rolland, ma la cui convivenza non rispone a uno spirto nazionale, perché non c’é. Da anni vivo fuori dall’Italia, ma non ostante mi sento profondamente differente da questo ambiente e sono orgglioso di cio che é italiano in me, l’itegrazione é impossibile ma la convivenza civile lo é. Ci sono eccezzoni, ma richiedono personaggi di altissina coltura, e questo é il caso dello storico Gregorovius
che visse im Italia circa 30 anni e fu un innamorato del nostro paese, basta leggere le sue “Passeggiate per l’Italia”.

Iscrivi al canale whatsapp di nicolaporro.it

LA RIPARTENZA SI AVVICINA!

SEDUTE SATIRICHE

www.nicolaporro.it vorrebbe inviarti notifiche push per tenerti aggiornato sugli ultimi articoli