Salute

L’ultima trovata è il “green pass dark”. Ma non servirà - Seconda parte

Paolo Crepet attacca i no vax, considerandoli un “segno di crisi della democrazia”. Siamo sicuri?

Quindi, a beneficio di Crepet e di chiunque sia convinto di trovare molte valide ragioni nelle misure eccezionali che ci vengono imposte da due anni, prendiamo atto che viene ribadito in un documento ufficiale delle amministrazioni regionali che il vaccino non impedisce la trasmissione del contagio. Ma allora, se così stanno le cose quale sarebbe il senso di una accanimento contro chi non si vaccina o contro chi, seppur vaccinato, non accetta il lasciapassare sanitario considerandolo strumento inutile per contrastare la pandemia e, anche per questo, profondamente lesivo delle libertà garantite dalla nostra costituzione?

Noi, secondo gli acritici sostenitori del dogma, dovremmo accettare di buon grado i controlli a campione  delle varie forze di polizia, i quali scatteranno a partire dal 6 dicembre, quando oramai anche i sassi sanno che pure il tanto decantato super green pass non offre alcuna garanzia in merito al contenimento dei contagi?

Certo, a partire dal primo insensato lockdown, proseguendo col coprifuoco, con le mascherine all’aperto e a tutta una serie di obblighi di cui non è mai stata fornita alcuna evidenza scientifica, a tanti, troppi intellettuali sembra una cosa normale decretare l’apartheid per una minoranza di cittadini che non accettano gli obblighi medesimi. Anche perché, e qui concludo, una volta che la stessa minoranza, composta da un gran numero di sensibilità diverse, fosse definitivamente annichilita e messa a tacere, non sarebbe un bel giorno per la nostra sempre claudicante democrazia.

Claudio Romiti, 4 dicembre 2021

  

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