Zanzara tigre

“Ma chi se lo….”. Cruciani distrugge il piagnisteo di Scurati

Zanzara 23 aprile 2024

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato così la vicenda di Antonio Scurati e l’attacco dei cani assassini.

“Allora ragazzi, partiamo da un signore che si chiama Antonio di nome e Scurati di cognome. Agli italiani non frega un caz**, assolutamente nulla della vicenda Scurati. Gli italiani, quelli che sono in macchina in questo momento, quelli che ascoltano il podcast, hanno altre cose a cui pensare. Non gliene frega un caz**”.

Cruciani è poi passato a criticare il monologo di Scurati: “Non era un monologo quello su Matteotti e sul 25 Aprile, era soprattutto un testo propagandistico contro la Meloni. Nessuno minaccia seriamente Scurati che può girare tranquillo per le strade d’Italia nonostante sia stato come dice lui preso di mira dalla Meloni”.

Il conduttore di Radio24 si è poi soffermato sulla questione del compenso di Scurati per la sua apparizione in Rai: “La storia dei soldi non ha alcun senso, 1800 euro per una prestazione è anche poco per uno scrittore affermato. È una scusa ridicola quella dei soldi, ridicola. Non volevano Scurati perché diceva quelle cose sulla Meloni per motivi politici. Il monologo doveva andare in onda. Le cose che pensa Scurati della Meloni o sul fascismo e sull’antifascismo dovevano andare in onda perché non se lo sarebbe incula** nessuno.”

Cruciani ha poi parlato di quella che secondo lui sarebbe una cattiva gestione del caso da parte della Rai, rilevando come la questione abbia in realtà danneggiato il premier: “Hanno fatto un danno in questo caso alla Meloni perché adesso la parola di Scurati è circolata e circolerà ancora. Più parlano di fascismo, che è morto 80 anni fa, più la Meloni guadagnerebbe voti. Questo è il punto. Date a Scurati un’intera rete h24, un monologo su quanto la Meloni sia fascista, e Fratelli D’Italia arriva al 40%.”

Il conduttore di Radio24 è poi passato a commentare l’attacco al conduttore Marco Liorni: “La cosa incredibile è che sotto attacco anche il povero Liorni, considerato adesso una specie di scherano dei fascisti per avere semplicemente detto una cosa sull’oro della patria come gesto patriottico”. Infine, Cruciani ha parlato della morte di un bambino di 15 mesi vicino Eboli a causa di due pitbull: “Un bambino di 15 mesi è morto perché azzannato e massacrato da due pitbull… Mettiamo al bando i cani assassini, precisiamo quali sono le razze e cacciamoli da questo paese. Sono cani assassini e non mi venite a dire la colpa è dei padroni: ci sono dei cani che sono più pericolosi di altri”.