Cronaca

La malattia del boss

Matteo Messina Denaro ricoverato in ospedale: “È grave”

Il boss trasferito all’ospedale dell’Aquila. Il legale: “Le sue condizioni sono incompatibili con il 41bis”

Matteo Messina Denaro malato

Il boss Matteo Messina Denaro è ricoverato all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, come riporta AGI citando fonti sanitarie. L’eco delle sue gesta criminali, incluso l’omicidio del piccolo Di Matteo, tramite una prigionia di due anni seguita da una crudele morte per dissoluzione nell’acido, risuonano ancora nelle cronache del paese.

Matteo Messina Denaro è grave

Messina Denaro, dopo una latitanza durata trent’anni, è stato arrestato lo scorso gennaio. L’avvocato Alessandro Cerella, che difende il boss mafioso insieme all’avvocata Lorenza Guttadauro, ha rivelato ad AGI l’aggravamento delle condizioni di salute di Messina Denaro. L’avvocato ha sostenuto che “Matteo Messina Denaro oramai è completamente incompatibile con il regime carcerario soprattutto in quello più duro del 41bis, deve essere immediatamente ricoverato”. Il boss mafioso, detenuto in regime di carcere duro, soffre di un tumore al colon arrivato al quarto stadio e anche di complicazioni a livello urologico: in queste settimane è stato più volte ricoverato nello stesso ospedale e ha subito un intervento chirurgico urologico il 27 giugno scorso accompagnato da un massiccio dispiegamento di forze dell’ordine. Subito dopo la cattura erano iniziate anche le cure oncologiche.

“Si nutre con succhi di frutta”

Le sue condizioni di salute si sono ulteriormente aggravate nelle settimane successive. Secondo l’avvocato Cerella, Messina Denaro è ora costretto a nutrirsi solo con succhi di frutta ed altri integratori. Il boss mafioso, condannato all’ergastolo per le stragi del 1992-1993, è detenuto all’Aquila dal 16 gennaio scorso, dopo essere stato arrestato a Palermo dai carabinieri del Ros. Lo staff medico nel carcere aquilano hanno realizzato una sala dove effettuare le terapie chemioterapiche.

Arrestato lo scorso gennaio

Le sue condizioni di salute hanno giocato un ruolo chiave nel portare gli investigatori sulle sue tracce. Messina Denaro, noto per la sua passione per la bella vita, con almeno due figli e diverse donne, è stato arrestato a poche centinaia di metri dalla sede della Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Dopo un primo tentativo di fuga, davanti ai carabinieri aveva detto: “Mi chiamo Matteo Messina Denaro. Ho detto: sono Matteo Messina Denaro”. Fuori dall’edificio è stato arrestato anche un suo fiancheggiatore.

L’interrogatorio depositato oggi

Nel corso del suo interrogatorio reso poco dopo l’arresto, depositato oggi e riportato dall’Ansa, il capomafia Messina Denaro ha negato categoricamente le accuse a lui rivolte relative a stragi, omicidi e traffico di droga. Nonostante ciò, ha ammesso di aver tenuto una corrispondenza con il noto boss mafioso Bernardo Provenzano.

Durante l’interrogatorio, condotto dal procuratore di Palermo Maurizio De Lucia e dall’aggiunto Paolo Guido, Messina Denaro ha detto: “Io non mi pentirò mai”. Per quanto riguarda il suo arresto, Messina Denaro ha affermato che la causa di tutto ciò è stata la sua malattia. “Non voglio fare il superuomo e nemmeno l’arrogante, voi mi avete preso per la mia malattia” ha espresso il capomafia. Questa affermazione si riferisce al fatto che, pur essendo a conoscenza che la tecnologia era il suo punto debole, ha dovuto cedere a causa della sua condizione di salute. All’interrogatorio, Messina Denaro ha rivelato interessanti particolari sulla sua vita. Ha ammesso di non essere mai stato un uomo sedentario, bensì di aver vissuto una vita avventurosa e movimentata. “La mia vita non è stata sedentaria, è stata una vita molto avventurosa, movimentata” ha detto, ammettendo la latitanza e di aver comprato una pistola, ma di non averla mai usata e di non aver commesso omicidi e stragi.

Messina Denaro ha voluto chiarire la sua posizione sull’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, il bambino del rapito e sciolto nell’acido. “Una cosa fatemela dire. Forse è la cosa a cui tengo di più. Io non sono un santo… ma con l’omicidio del bambino non c’entro”. Infine, nonostante la sua nota reputazione di boss mafioso, Messina Denaro ha rivelato di non considerarsi tale. “Io mi sento uomo d’onore ma non come mafioso. Cosa nostra la conosco dai giornali”.