Politica

Meloni, ecco il dietrofront della Cnn: “Il suo governo? Un successo”

Dopo il Wp, anche la Cnn elogia il lavoro di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi: “Non è neanche lontanamente di estrema destra”

Meloni Cnn

Dopo gli elogi dei giorni scorsi del Washington Post, ora è anche la Cnn a riconoscere il lavoro svolto da Giorgia Meloni a Palazzo Chigi nei primi mesi di esecutivo. Secondo l’emittente televisiva americana – non di certo di orientamento repubblicano – i primi 100 giorni del governo di centrodestra sono stati un “successo”. Ora, però, la grande grana da risolvere risulta essere l’emergenza sbarchi.

In mattinata, infatti, sono arrivati 70 nuovi arrivi dalle coste settentrionali dell’Africa, per una situazione che negli hotspot di Lampedusa – Contrada imbriacola su tutti – è ormai da mesi letteralmente esplosiva. E la Cnn si interroga a riguardo: “Ora tutti si chiedono se può dare seguito alle sue promesse agli elettori”. E ancora: “Fermerà i barconi o saranno loro a fermare lei?“.

Nonostante le critiche iniziali, in cui l’emittente aveva parlato addirittura di un concreto “pericolo fascista”, ora Giorgia Meloni è promossa a pieni voti, anche per aver “tenuto a bada in modo astuto i partner Matteo Salvini e Silvio Berlusconi”, soprattutto sulle loro ambiguità relativamente alla guerra in Ucraina, “riuscendo a superare molte tempeste”. In tale ambito, la leader di Fratelli d’Italia viene elogiata dall’emittente americana per il suo chiaro orientamento atlantico e filo-ucraino, lontano da qualsiasi dubbio nei confronti dell’aggressione deliberata di Vladimir Putin.

Per approfondire:

Gli elogi della Cnn, però, non finiscono qui. Il Presidente del Consiglio ha dimostrato di ”non essere neanche lontanamente di estrema destra, come alcuni avevano temuto, ma di essere un politico bilingue a suo agio tra i leader mondiali”. Il tutto si affianca a due pregi essenziali: la “più giovane e la prima donna premier italiana”, ma ”anche la prima leader eletta dal 2011, avendo ottenuto una maggioranza in salute”. L’ultimo premier in questa condizione, infatti, fu proprio Silvio Berlusconi.

Oltre all’emergenza migranti, secondo la Cnn c’è però almeno un altro aspetto che Giorgia Meloni dovrà affrontare nei prossimi mesi. Il primo riguarda sicuramente il rapporto con il regime comunista cinese: “Meloni non sarà paralizzata dai migranti, ma se non riesce a rinunciare all’Accordo sulla Via della Seta con la Cina, e lo fa con fermezza, non riceverà un invito alla Casa Bianca”, ha affermato all’emittente Francesco Galietti, fondatore di Policy Sonar, una società di consulenza sui rischi politici. Il tutto, però, affiancato da un’analisi fortemente positiva sull’andamento dei primi mesi di un esecutivo fin dall’inizio tacciato di (inesistenti) estremismi.

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