Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato così il caso della campagna pubblicitaria dell’azienda Amica Chips e l’iniziativa del Comune di Torino riguardo le tessere transgender.
“Che paese di merd* che siamo, siamo veramente un paese del cazz*. Una azienda, una grande azienda che si chiama Amica Chips decide di fare una campagna pubblicitaria geniale, mettendo in mezzo delle suore. Era chiaramente una provocazione, e cosa succede? Che saltano addosso tutti. Ma voi vi rendete conto di quello che è successo? Questa pubblicità è stata bloccata da un’associazione, da un istituto di autodisciplina pubblicitaria. Perché? Sentite: ‘La comunicazione commerciale non deve offendere le convinzioni morali, civili e religiose’. Basta che si alzi un Pillon o un Adinolfi qualsiasi o un capo di stato estero che abbiamo nella Città del Vaticano perché una cosa diventa offensiva. Non si può fare una pubblicità con una suora cui viene messa in bocca una patatina perché si offende, si offende la religione. Ma dai! Che paese!”.
Il conduttore di Radio24 ha poi attaccato il Comune di Torino per l’introduzione delle tessere transgender per i trasporti pubblici. “E poi c’è il Comune di Torino, mentre non si può fare pubblicità naturalmente con una suora che prende una patatina in bocca, cosa fa il Comune di Torino? Si inventa le tessere transgender, ragazzi, le tessere… io divento pazzo! Ma secondo voi, un transessuale, o chi non si sente, nel maschio che femmina, viaggia senza dignità se non c’è scritto sopra il nome che vuole? Ma di che cazzo parliamo? La tessera dei trasporti transgender? Ma mi sono rotto il caz** di queste cose, mi sono rotto il caz** a istituzioni, comuni, università, che pensano a queste cose invece di risolvere problemi più gravi.“