Appunti sudamericani

Migranti muoiono tra le fiamme, la polizia se ne frega: il video choc

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Il Messico di AMLO: almeno 41 migranti (la maggior parte venezuelani, guatemaltechi e honduregni) muoiono nel centro per migranti statale di Ciudad Juarez

Espulsi da Biden erano sotto la responsabilità del governo di López Obrador. Il presidente ieri ha parlato di una rivolta ma i migranti smentiscono e, di certo, le guardie non hanno aperto le porte e almeno 40 sono morti soffocati. Secondo quanto riferito ai media dal presidente AMLO, l’incendio sarebbe stato causato da una rivolta scoppiata nella zona degli uomini, dopo che i migranti si erano rifiutati di essere trasferiti nel sud del Paese. L’incendio appiccato dall’interno dell’edificio avrebbe sorpreso i circa 70 migranti in gran parte venezuelani all’interno della struttura federale. Tutti i morti sono stati soffocati dal fumo, dormivano infatti nel centro di immigrazione dell’Istituto Nazionale della Migrazione (INM) statale di Ciudad Juárez, stato di Chihuahua, al confine con El Paso, Texas.

L’incendio è scoppiato nella notte, il bilancio è provvisorio, almeno 29 sono in ospedale. Uno dei sopravvissuti ha detto che l’area in cui si trovavano era chiusa a chiave e quando hanno chiesto alle guardie di aprire la porta, si sono rifiutate di farlo. Lo si vede bene nel video qui e si tratta di un vero crimine.

Non solo questo, i migranti contestano anche la versione ufficiale del presidente López Obrador condivisa dall’INAMI, l’Istituto migratorio messicano che li aveva in custodia forzosa. La domanda che si stanno ponendo è: se sono stati spogliati di tutti i loro averi prima della reclusione, come è possibile che qualcuno sia riuscito a impossessarsi di un accendino? Inoltre la caserma dei pompieri è a due minuti di distanza, ma l’allarme è stato dato con ritardo. Altro elemento che rafforza l’omissione criminale di soccorso. Per non ripetere la cosa più grave: erano tutti tenuti sotto chiave e nessuno ha aperto loro le porte quando è scoppiato l’incendio.

Oggi il presidente dell’Argentina Alberto Fernández incontra Biden alla Casa Bianca 

Cerca soldi per la crisi economica, per la siccità e per chiedere il sostegno politico del FMI. Inoltre sosterrà davanti al suo omologo degli Stati Uniti che non ha un’agenda strategica comune con la Cina e che è necessario un percorso negoziale multilaterale per raggiungere un cessate il fuoco in Ucraina.

Paolo Manzo, 29 marzo 2023


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